La Sicilia, gli incendi e i governi del nulla - Live Sicilia

La Sicilia, gli incendi e i governi del nulla

La catastrofe di questi giorni per mano di delinquenti senza coscienza
SEMAFORO RUSSO
di
2 min di lettura

Non ricordo il cognome ma un deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana riferendosi alla catastrofe provocata in Sicilia dagli innumerevoli incendi per mano di delinquenti senza coscienza ha definito la giunta Schifani “governo del nulla”. Ha torto in parte.

Ha torto in parte perché se dicutiamo delle solite tragedie annunciate e dell’assoluta latitanza di un piano di prevenzione e controllo in tema di incendi, dolosi e colposi, governi del nulla sono stati, per esempio, anche quelli di Nello Musumeci e di Rosario Crocetta. Il caldo, pure se anomalo per la sua inquietante intensità, non sviluppa autonomamente incendi se non in rarissimi casi.

Nemmeno possiamo parlare di piromani, gente malata che va ricoverata, che mai potrebbero attizzare contemporaneamente centinaia di focolai in tutta la Sicilia. Qui siamo dinanzi a criminali che sotto una precisa regia e con l’avallo della mafia mirano a conseguire illeciti profitti (sono parecchie le opportunità economiche nascenti dai roghi) e, ciò che maggiormente importa ai boss e ai loro complici, a rendere la povera terra di Sicilia ancora più povera, ancora più desolata, sempre in ostaggio di loschi interessi di losche congreghe o semplicemente di interessi privati.

Medesimo discorso per l’acqua che si disperde in quantità oscena per la fatiscenza delle reti idriche; medesimo discorso sui rifiuti, eterna “emergenza” per la felicità di pochi che con i rifiuti guadagnano fior di milioni a danno delle tasche dei cittadini. Non meravigli un possibile nesso tra incendi e smaltimento illegale di rifiuti.

Cosa succederà da qui alla prossima estate? Niente, niente di niente. Da un lato chi nega i cambiamenti climatici determinati dalle scellerate scelte distruttive dell’uomo continuerà a negare, ovviamente per bieche ragioni economiche fottendosene allegramente delle future generazioni. Chi non si è curato di compiere il proprio dovere, eliminando dai terreni di proprietà ogni potenziale innesco e alimentatore di fiamme, continuerà a non curarsene; del resto di controlli e sanzioni non vi è traccia.

Il governo regionale? Ai prossimi incendi cadrà dal pero, come se si trattasse di eventi imprevisti e imprevedibili, invece di mettersi subito all’opera, adesso, per non farsi trovare impreparato tra un anno. Una fetta di responsabilità è anche degli apparati burocratici nel settore della protezione civile che dovrebbero tormentare quotidianamente presidente della Regione e assessori vari perché si diano una mossa, in tempo però.

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