PALERMO – C’è la gente comune e ci sono tutti i rappresentanti delle istituzioni. Oggi è il giorno della commemorazione dell’assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa, scomparso in Etiopia nel disastro aereo del 10 marzo scorso. La Sicilia, il mondo della cultura, la famiglia ricordano l’uomo, l’archeologo, l’assessore che con la sua tragica scomparsa ha lasciato un vuoto e una grande eredità di idee e di progetti da perseguire.
Fra i primi ad arrivare sul sagrato della cattedrale il presidente della Regione, Nello Musumeci, che ama ricordare “l’uomo incredibilmente innamorato della Sicilia”. Musumeci non vuole parlare di successione: oggi è il giorno del ricordo. Entrato nella cattedrale il governatore prende posto accanto alla moglie di Tusa, Valeria Patrizia Livigni. Ad attenderlo dentro la chiesa c’è tutta la giunta regionale al completo. Ma non c’è solo il governo, c’è il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciché, e con lui tutti i rappresentanti dei gruppi parlamentari ed anche deputati che vogliono ricordare l’assessore-archeologo. In cattedrale anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, rappresentanti delle forze militari e dell’Università.
“Solo nella fede in Dio – ha detto l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice durante la messa – può spiegare l’improvvisa e prematura morte di Sebastiano Tusa. I gesti di bellezza umana che il professore Tusa ha espresso nella sua breve ma meravigliosa permanenza nella casa degli uomini che è la terra – ha proseguito – sono indistruttibili e votati all’eternità. Questa è la consolazione che ci dà la fede e di cui ci parla l’apostolo Paolo: ‘la nostra speranza nei vostri riguardi è salda. sappiamo che come siete partecipi delle sofferenze lo siete anche della consolazione”.
“In ciascuno di noi domina un sentimento di dolore, di sconforto di impotenza, di rabbia. Avremmo voluto questa cerimonia davanti a una bara sulla quale depositare un fiore. Per questo abbiamo atteso tre mesi, una illusione che abbiamo inseguito tutti. Non sappiamo se quella bara un giorno arriverà o se dovremo accontentarci di ricordare Sebastiano per la sua nobile esistenza”. Così Musumeci, in seguito alla messa, parlando con tono commosso alla cerimonia in ricordo di Tusa all’interno di Palazzo d’Orleans dove è stato allestito un maxi schermo. E Orlando: “Sebastiano Tusa era la buona politica, era un ottimo politico perché era straordinariamente umano con tutti i difetti di una persona umana e senza i difetti di quei politici imbiancati che funzionano come i jubox”.