Mario Azzolini, giornalista Rai impegnato in politica. Da qualche mese è sindaco in quota Sinistra ecologia e libertà di San Mauro Castelverde, paesino arroccato sulle Madonie.
In Italia esiste ancora una sinistra?
“Certo che esiste. Esistono tante sinistre, formate da gente che ci crede ancora e che non è incanalata nei partiti politici. Poi c’è chi ci crede altrettanto, ma fa politica attiva, come me, che sono iscritto a Sinistra, ecologia e libertà. Penso pure che una consistente parte degli elettori del Pd siano più di sinistra di quanto non lo sia il partito che li rappresenta”.
Quale futuro vede per il Pd nazionale?
“Spero vivamente che smetta di sbandare sempre più verso il centro e che ritrovi la sua essenza di partito di centro-sinistra£.
Di Pietro nei giorni scorsi ha lanciato l’idea di un polo della sinistra che racchiuda Idv, Pd e Sinistra ecologia e libertà. Bersani sembra avere rispedito al mittente la richiesta. Lo scenario che sembra prospettarsi è quello di un corteggiamento verso il terzo polo. Che ne pensa?
“Credo che stiamo tornando indietro di 30 anni. Mi sembra che il Partito democratico stia commettendo lo stesso errore che fece ai tempi il Pci con il compromesso storico dove, in virtù di un’alleanza con la Democrazia cristiana, si dissiparono i valori della sinistra italiana. Penso che l’origine dei mali della sinistra provenga da lì. Mi sembra che adesso si stia facendo la stessa cosa. Mi auguro che Bersani capisca che non è corteggiando il centro che si vincono le elezioni”.
Bersani o Vendola?
“Essendo un esponente di Sinistra ecologia e libertà chiaramente Nichi Vendola”.
L’Italia è pronta ad avere per presidente del consiglio un uomo che si è sempre coraggiosamente dichiarato comunista e omosessuale?
“Non penso che la gente si ponga questo problema per ora. Credo che gli italiani cerchino una via di uscita dal ventennio berlusconiano”.
Come vede il Pd siciliano?
“Mi sembra messo molto peggio di quello nazionale. La scelta di abbracciare Lombardo ha fatto perdere al partito molto consenso perché non è stata una scelta condivisa dalla base. Penso che sarà una scelta che il Pd siciliano pagherà alle prossime elezioni”.
A livello comunale, che pensa dello strappo di Davide Faraone?
“Io sono per le primarie a tutti i livelli, pure per l’elezione dei capi condomini! E’ uno strumento di vera democrazia e se ne dovrebbe fare ricorso più di quanto non si faccia adesso. A patto, però, che ci sia un controllo, non come le ultime primarie del Pd regionale, dove andarono a votare pure i cuffariani”.