Era stato accusato di abuso d’ufficio in concorso con il presidente e il vice presidente della società Gesip: i pm sostenevano che avesse fatto pulire, in occasione del battesimo della figlia, la strada in cui si sarebbe dovuta tenere la cerimonia. Oggi, però, il sindaco di Palermo Diego Cammarata, è stato prosciolto in udienza preliminare. Scagionati anche gli altri due imputati Giacomo Palazzolo e Stefano Mangano. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Laura Vaccaro, il sindaco avrebbe approfittato del suo ruolo istigando l’azienda, una partecipata del Comune, a ripulire la strada Salita del Convento, a Baida, in cui la figlia del primo cittadino doveva essere battezzata.
Per sostenere l’abuso l’accusa aveva fatto rilevare che si trattava di una strada privata e quindi la pulizia non rientrava nelle competenze della Gesip. I legali, gli avvocati Giovanni Rizzuti e Giovanni Di Benedetto, hanno invece sostenuto che si trattava di una strada aperta al transito pubblico e che non c’era, comunque, alcuna prova delle pressioni fatte dal sindaco sull’azienda. Il giudice ha prosciolto anche Antonio Catania, un impiegato della Gesip accusato di favoreggiamento. Secondo l’accusa, avrebbe tentato di coprire i funzionari dell’azienda accusati di abuso d’ufficio.