PALERMO – Nuovi arresti per la truffa delle forniture elettriche. I nomi di Anna Giammarinaro, Carmela Regina e Veronica Rosa si aggiungono a quelli di Nicolò Regina e Alessandro Ingarra arrestati nei giorni scorsi. Questo ultimi due, il primo è originario di Castelvetrano e il secondo di Vigevano, sarebbero le menti della banda che agiva tra la Sicilia e la Lombardia, organizzando truffe nel settore delle forniture di energia elettrica. Ci sono cascati in 150 e il valore complessivo del raggiro s attesta sui 2 milioni di euro.
L’indagine era partita da una denuncia presentata l’anno scorso dall’Enel ai finanzieri della Polizia Tributaria di Palermo, guidati da colonnello Francesco Mazzotta. Regina e Ingarra si presentavano come rappresentanti siciliani di una società tedesca e riuscivano a convincere i clienti sull’imbattibilità delle loro tariffe. A molti titolari di bar, ristoranti, negozi, officine artigiane veniva garantito un risparmio fino al 30% sulla bolletta. Risparmi fantasma come come la società.
Gli indagati, secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Dino Petralia e del sostituto Maria Teresa Maligno, intascavano i soldi delle bollette regolarmente pagate che, poi, non versavano all’Enel, riuscendo a garantire la continuità dell’erogazione da parte del gestore grazie ad un complicato giro di volture.