Sicilia, rottura tra La Vardera e De Luca: "Distanza siderale"

La Vardera dice addio a De Luca: “Tra noi distanze siderali, lascio ScN” VIDEO

L'annuncio della ex Iena e la replica di Castelli

PALERMO – Ismaele La Vardera rompe definitivamente con Cateno De Luca, lascia Sud chiama Nord e approda al gruppo Misto all’Ars. L’annuncio è stato dato dalla stessa ex Iena in un video sui social. “Oggi tra noi le distanze sono siderali – spiega La Vardera rivolgendosi a De Luca -. Con commozione e affetto ti annuncio che lascio Sud chiama Nord e vado al Misto. Non andrò con la maggioranza, farò anche io la mia piccola traversata nel deserto”.

Il video di La Vardera scrive la parola fine al sodalizio nato due anni e mezzo fa e che era stato suggellato con una festa in un noto locale di Palermo. In quell’occasione fu annunciata la candidatura della ex Iena con Sud chiama Nord e l’inizio di un percorso politico che si è già interrotto.

La rottura tra De Luca e La Vardera

Sulla scelta di La Vardera ha pesato l’annuncio fatto a Messina da De Luca, che si è detto “pronto a fare anche il numero 2 di un centrodestra rinnovato” alle prossime elezioni regionali. Una svolta a destra che non è andata giù a La Vardera. “Ti auguro il meglio e di tornare a essere il Cateno combattivo che ho conosciuto – ancora La Vardera -, il Cateno che non vuole essere il numero 2 di nessuno”.

Tra il sindaco di Taormina e il suo ex pupillo, che in tanti danno vicino al Movimento 5 stelle, i problemi esistevano da tempo. La decisione di De Luca ha accelerato l’addio: “Caro Cateno, ti auguro ogni fortuna. Se tornerai il Cateno che ho conosciuto e che non vuole essere secondo a nessuno sarò pronto a ritornare al tuo fianco”.

La svolta a destra di De Luca

Il nodo è l’indirizzo politico emerso dall’assemblea ScN di Messina, con quello sguardo rivolto a destra. De Luca, che ha criticato l’attendismo di Pd e Movimento cinque stelle, ha spiegato la sua scelta come la volontà di “non restare a guardare” ma di “amministrare la Sicilia”. Ragionamenti ribaditi nella diretta domenicale, nel corso della quale non sono mancate le stilettate a La Vardera e al coordinatore regionale dei Cinquestelle Nuccio Di Paola.

La Vardera: “Io eletto con i miei voti”

La Vardera replica a quelle dichiarazioni: “Ti sarò sempre grato perché hai riacceso in me la passione per la politica, mi hai permesso di candidarmi nel tuo partito e di venire eletto. Quella elezione, però, l’ho conquistata con la mia storia personale“. E sulla scelta di De Luca: “Il problema non è la destra o la sinistra – continua La Vardera rivolgendosi al suo ex leader -. Le tue parole significano indirettamente che sei pronto ad allearti con quei partiti che oggi sostengono il peggiore governo della Sicilia che sta saccheggiando l’Isola e la sta svendendo con l’autonomia differenziata”.

La Vardera: “All’Ars impegno, non ho riscaldato la sedia”

La Vardera ricorda poi a De Luca che il gruppo parlamentare di Sud chiama Nord, partito con otto deputati, si era ridotto a quattro: “Possibile? A tuo avviso non c’è un problema di gestione della squadra?”. Parole che sono da preambolo al finale: “In questi anni non ho ‘riscaldato la sedia’ (accusa fatta da De Luca, ndr), ho fatto un lavoro che i cittadini possono giudicare e che tu stesso avevi apprezzato”.

L’addio di La Vardera mette a rischio la sopravvivenza di Sud chiama Nord all’Ars. A norma di regolamento, infatti, il numero minimo per il mantenimento del gruppo è di quattro, ma l’addio di oggi riduce a tre il drappello dei deputati deluchiani: lo stesso sindaco di Taormina, Pippo Lombardo e Matteo Sciotto. La presidenza del Parlamento regionale, tuttavia, può concedere delle deroghe in virtù di una rappresentanza al governo nazionale che nel caso di ScN esiste (con il deputato Francesco Gallo). In caso contrario La Vardera ritroverebbe i suoi ex compagni nel gruppo Misto.

La replica di Laura Castelli

Da Sud chiama nord, intanto, arriva la risposta a firma della presidente del movimento Laura Castelli: “Voglio bene a Ismaele, un ragazzo pieno di entusiasmo e molto ambizioso. Mi ferisce molto però la scelta presa oggi. Mi stranisce anche la tempistica: una decisione del genere non la si prende in 24-48 ore, ma serve molto più tempo”.

“Sud chiama Nord post ideologico”

Castelli aggiunge: “Sud chiama nord è post ideologico perché basa la sua azione politica sulla buona amministrazione, sui fatti reali e concreti. E chi ha avuto la possibilità di governare, conosce la differenza dal fare solo opposizione, urlando e protestando, rispetto a chi invece deve amministrare, sporcarsi le mani, faticare e risolvere davvero i problemi degli italiani”.

E rivolgendosi a La Vardera, Castelli torna sulla sottura con De Luca: “Caro Ismaele posso comprendere la giovane età, ma è necessario non dimenticare che in politica bisogna agire solo per risolvere i problemi e non per il consenso personale. Se oggi esiste una speranza di riscatto per tutti i siciliani, là dove tutti hanno fallito, quella speranza si chiama Cateno De Luca. Augurandoti il meglio, mi spiace solo che quello che oggi hai fatto ha confermato le tante, troppe voci che in questi ultimi mesi giravano nei tuoi confronti e confermi anche la mancanza di visione politica, necessaria al raggiungimento dei grandi obiettivi che ci siamo già prefissati per rendere finalmente la Sicilia libera”.

Lo Giudice: “Attendeva l’occasione per andare?”

Ancora più esplicito il coordinatore regionale di Sud chiama Nord Danilo Lo Giudice: “Prendiamo atto della scelta del deputato Ismaele La Vardera con un pizzico di amarezza. Amarezza, perché la sua decisione sembra essere stata presa con troppa facilità, come se attendesse solo la prima occasione utile per andarsene”.


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