PALERMO – Il problema sarebbe che a Enna nessuno la vede. E per questa ragione l’assessore regionale per i Beni culturali Vittorio sgarbi starebbe pensando di prendere la Venere di Morgantina dalla sua “casa”, vicino a Piazza Armernia, e trasportarla a Roma. La bellissima statua che raffigura una donna, scolpita tra il 425 e il 400 avanti Cristo da un allievo di Fidia e rinvenuta negli anni ’50 durante gli scavi archeologici di Morgantina, l’antica città greca che si trova in Sicilia, nel comune di Aidone, è per il critico d’arte “un tipico caso di inerzia di un mondo perduto”.
I primi a criticare aspramente la proposta dell’assessore sono stati i deputati regionali del Movimento 5 stelle, attraverso l’intervento della parlamentare ennese Elena Pagana. “La proposta di Sgarbi di portare la Venere di Morgantina a Roma perché, a suo dire, in Sicilia non la visita nessuno è una follia che non sta né in cielo né in terra. Il compito di Sgarbi è quello di portare visitatori in Sicilia, non di depauperarla. Se non è in grado di farlo, vada via. Sgarbi non faccia campagna elettorale con i nostri beni culturali”. “L’assessore ha due possibilità: o pensare seriamente a una riforma del settore della gestione e valorizzazione dei beni culturali dell’Isola in un’ottica di promozione e crescita per il territorio e la Sicilia intera – conclude Pagana – oppure trasferire l’intera regione presso i siti in cui la promozione dei beni culturali funziona”.
Anche il Pd Sicilia, attraverso una nota del responsabile Cultura della Segreteria regionale, Antonio Ferrante, ha “bocciato” l’idea di Sgarbi. “È inconcepibile che l’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana proponga l’allontanamento della Venere di Morgantina dalla Sicilia per l’incapacità del governo di tutelarla e valorizzarla a dovere”. “I Siciliani – prosegue – hanno il diritto di sapere se questo assessore ha un progetto a lunga scadenza o se procede per spot e trovate del momento in attesa di ricoprire altri ruoli probabilmente più gratificanti per chi, come lui, non è siciliano”.
Arriva, invece, in appoggio all’assessore di Musumeci il deputato forzista Michele Mancuso, che parla di “una preziosa idea”. “Credo che affascinare i milioni di turisti che visitano la capitale d’Italia con la visione della Venere – scrive – possa essere da stimolo all’aumento della curiosità e dunque della voglia di conoscere e pertanto visitare la Sicilia. La mia idea, ma sono sempre pronto a misurarmi con intuizioni differenti, è che non esista migliore pubblicità di esporre i propri tesori: non ha senso tenerli in una cassaforte, ma è utile renderli fruibili. Se poi vogliamo parlare di dati con riferimento al Museo di Aidone, negli ultimi quattro anni i visitatori sono visibilmente diminuiti. Già, prevedendo le obiezioni – conclude – siamo consapevoli che con riferimento a quel museo andrebbe potenziato, sistemato e ampliato il sistema viario, ma una cosa non esclude l’altra. L’unico obiettivo è il bene della Sicilia, restituire dignità e valore alla nostra martoriata isola, a piccoli passi, e nulla vieta che uno dei passi della Dea sia in direzione di Roma”.