Quando li toglieranno questi botti è troppo tardi
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Ieri ho avuto questa bruttissima notizia. Provo una tristezza immensa. Il Prof. Antonino Di Sparti è stato un mio Professore universitario, il relatore della mia tesi di laurea specialistica e per un breve periodo ho avuto anche l'onore di essere una sua collega nella facoltà di Lettere. La mia prima esperienza da insegnante ha avuto inizio proprio lì come docente a contratto di laboratorio informatico. Mi ha spinta proprio lui a partecipare al bando. Prof., sei stato un esempio ed un modello di vita per me. Hai creduto in me. Mi hai insegnato tanto e non mi dimenticherò mai di te e dei tuoi preziosi insegnamenti. Le tue lezioni erano sempre interessanti, piacevoli e divertenti. Ricordo ancora quando alla discussione della tesi della laurea triennale, mentre parlavo ininterrottamente, mi hai bloccata dicendomi: "Laura, sei l'unica che non vuole alzarsi da quella sedia ?"! Ciao, caro Prof. Di Sparti. Se sono arrivata fin qui, lo devo anche a te che mi hai incoraggiata e sostenuta durante il periodo universitario. Sei stato un forte punto di riferimento. Grazie! Di te conserverò sempre un ricordo bellissimo! Riposa in pace ?.
Speriamo trovo due genitori che gli vogliono bene.
Grande umanità e gentilezza fuori dal comune. Ho fornito i servizi informatici a facoltà di lettere negli anni 90 . Ha permesso l'avvento di un infrastruttura per quegli anni innovativa. Il primo cablaggio rete e integrazione PC server nell'istituto lo si deve al prof. Di Sparti.
Grazie, caro Professore.
Ma come? Quando si trattava di limitare la libertà di movimento di cittadini liberi e garantiti dalla Costituzione, non mancavano droni in spiaggia e forze dell’ordine a ogni angolo. Per la criminalità invece si torna alla cronica “mancanza di risorse”?
I primi quattro posti sono occupati da auto del gruppo FCA. Direi che a fronte del calo delle immatricolazioni e della feroce concorrenza almeno da questo punto di vista alla FCA non possono lamentarsi, anzi potrebbero pure sfruttare la notizia scrivendo nella loro pubblicità: “le nostre sono auto che vanno a ruba”.