Jonathan Sergi, 24 anni, catanese, è un tipo “organizzato”. Lui che pare essersi specializzato nel settore rapine, infatti, per le sue trasferte messinesi aveva necessità di una location in città e ha pensato bene di forzare la porta di un appartamento disabitato e prenderne possesso. Ma era vuoto, occorreva arredarlo. E che fa, Jonathan? Ne svuota un altro, vicino. Trascina suppellettili e mobili vari da un appartamento all’altro e realizza il suo “nido”, in un quartiere residenziale della zona nord di Messina. Da lì, secondo l’accusa, usciva, rapinava donne che incontrava in strada, portafogli, collanine, e via…..a casa.
E’ durata due mesi la trasferta messinese, maggio e giugno 2011. Poi il ritorno nella natìa Catania, per il “lavoro in sede”. Ma lo hanno catturato, arrestato e rinchiuso nel carcere di Caltagirone, laddove è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare, notificatagli dalla sezione Volanti di Messina. E’ accusato di rapina(due), furto (ancora due) e ricettazione e invasione di edifici.