PALERMO – “Credo che i sindaci si preoccupino di garantire la continuità dell’azione di governo che in questo momento è auspicabile, in particolare per Palermo, impegnata (su questioni legate al bilancio comunale) nel confronto con lo Stato, che dovrebbe trovare soluzioni in tempi rapidi. La proposta di sottoscrizione della lettera mi è arrivata in zona cesarini e parte dalla politica dell’Anci, le cui dinamiche al momento non conosco essendomi insediato da poco tempo”. Lo dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, eletto dalla coalizione di centrodestra.
“Ne comprendo comunque lo spirito – aggiunge Lagalla – e condivido la riflessione politica fatta in modo chiaro da Forza Italia e Lega sull’inaffidabilità del M5s”.
Lagalla conclude: “È altrettanto vero il ragionamento secondo cui il governo debba essere nel pieno dei suoi poteri perché le elezioni anticipate farebbero slittare provvedimenti e adempimenti, a cominciare da quelli che riguardano la città di Palermo”.
La reazione di Fratelli d’Italia
“Prendiamo atto, con soddisfazione, che il sindaco di Palermo Roberto Lagalla non ha firmato l’appello affinché Mario Draghi prosegua la legislatura nonostante la grave crisi di governo. Ipotesi, questa, peraltro non gradita e condivisa dallo stesso premier. Bene ha fatto il sindaco di Palermo a non prestarsi ad un gesto che avrebbe potuto, contro ogni evidenza, far sembrare la sua sindacatura funzionale ai desiderata di questo o quel partito, svincolata da una maggioranza che lo ha eletto che ha avuto, in Fratelli d’Italia un cardine fondamentale”. Lo dicono in una nota Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia, Giampiero Cannella, coordinatore regionale della Sicilia, Raoul Russo, coordinatore provinciale di Palermo, Francesco Scarpinato, coordinatore cittadino e consigliere comunale di Palermo e Giuseppe Milazzo, europarlamentare e consigliere comunale di Palermo.
“La città di Palermo – aggiungono – martoriata da dieci anni di pessima amministrazione a guida Leoluca Orlando, merita dal governo nazionale, a prescindere dal colore politico del capo dell’esecutivo, un’attenzione particolare in relazione a quello che il capoluogo siciliano rappresenta per l’Isola e per il Paese. Fratelli d’Italia ribadisce che sul piano nazionale l’unico sbocco possibile alla crisi innescata dal M5S sia quella di restituire alla sovranità popolare la possibilità di scegliere il prossimo governo con libere e immediate elezioni”.