L'alcool, il litigio e il sangue: l'inferno di Vera Schiopu - Live Sicilia

L’alcool, il litigio e il sangue: l’inferno di Vera Schiopu

Costel Balan, uno dei rumeni fermati per l'inchiesta sul decesso della 25enne moldava, decide di parlare davanti al giudice

CALTAGIRONE – “Ho visto Vera Schiopu mentre litigava col suo ragazzo, avevano bevuto, è caduta a terra, ha perso sangue. Poi si è ripresa, ma io sono andato via”. Costel Balan, il rumeno fermato per l’inchiesta sul decesso della 25enne moldava, decide di parlare davanti al giudice. “Il suo racconto – spiega il legale Alessandro Lapertosa – è con dovizia di particolari”. Nella stessa aula, l’altro sospettato, il fidanzato della giovane donna Gheorghe Ciprian Apetrei, 33 anni, si avvale della facoltà di non rispondere. LEGGI ANCHE Vera Schiopu era un fantasma

L’alcool, il litigio e il sangue

Costel Balan ricostruisce, sotto interrogatorio, le ore caldissime che hanno preceduto il rinvenimento del cadavere di Vera Schiopu. Partendo dalla pausa pranzo, dalle 13.00 alle 17.00, quando lui sarebbe stato a Paternò. Fornisce un elenco di testimoni e indica al Gip anche il posizionamento di telecamere che possono confermare la sua versione dei fatti. VIDEO – IL CASOLARE DELL’ORRORE

Poi parla del sangue presente sul terreno che lambisce la baracca in cui vivevano la ragazza e Apetrei, “un bracciante agricolo che non frequentavo, ma che viveva nel mio fondo”, dice il rumeno.

Alta tensione

Prima di andare a Paternò, Balan avrebbe assistito all’ennesimo litigio tra i due fidanzati: sostiene di aver visto che lui la spingeva, facendola cadere e battendo la testa. Vera Schiopu perdeva sangue, poi, però, secondo il racconto del sospettato, si sarebbe ripresa. E a quel punto ci sarebbe un buco di circa 4 ore nella ricostruzione, perché Balan si allontana e torna nel fondo intorno alle 17.20.

Apetrei è ubriaco, sostiene di non sapere dove sia la ragazza. Qualche minuto dopo Balan sente un grido, proveniente dal conoscente: avrebbe trovato la fidanzata impiccata. LE FOTO DELLA SCENA DEL CRIMINE

Il giallo del suicidio

Apetrei chiama il 118, i medici che arrivano sul posto notano subito che qualcosa non torna nell’impiccagione. La donna è in ginocchio, la sua testa è legata a una corda che non sarebbe in stata grado di reggere il peso del corpo. Scatta il fermo e Apetrei si chiude nel silenzio.

Il fidanzamento di Vera Schiopu

Balan parla anche dell’arrivo in Italia della 25enne, avvenuto quest’anno. I due si erano conosciuti su tik tok, lei aveva scelto di vivere con lui. Litigavano spesso, Apetrei faceva il bracciante agricolo, lei la baby sitter a Paternò.

Il legale riflette sulla difesa di Apetrei

Alessandro Lapertosa, legale dei due sospettati, è pronto a rinunciare al mandato nei confronti di Apetrei. “Le due posizioni sono divergenti – spiega l’avvocato a LiveSicilia – Balan ha affermato di non poter escludere che la donna sia stata uccisa. Probabilmente lascerò la difesa del fidanzato di Vera Schiopu”. Il Gip si è ritirato in camera di consiglio per decidere.


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