CATANIA. Già qualche settimana addietro, il presidente dell’assise adranita Alessandro Zignale, aveva convocato i massimi esponenti dei consigli comunali dei 19 municipi che costituiscono il consorzio dell’Acoset, per dirimere la questione sul caro-tariffe. Insomma, le bollette che arrivano a casa degli utenti sono esose. Una levata di scudi che aumenta di giorno in giorno. Un servizio carissimo sul quale interviene, quest’oggi, il consigliere comunale di Mascalucia Giovanni Consoli.
“Se si fa un raffronto con le tariffe dell’acqua private o pubbliche – spiega -, viene fuori un quadro che a livello di tariffazione arrivano ad essere il doppio. Faccio un esempio. Se prendiamo una famiglia media di quattro persone, il costo in bolletta arriva a 2 euro a metro cubo. La media da altre parti è invece, poco più della metà. Le segnalazioni dei cittadini stanno aumentando d ogni trimestre, ovvero quando arriva la bolletta”.
Fatto sta che, almeno al momento, non vi sono prese di posizione ufficiali da parte del cda dell’Acoset. “L’Acoset non è un’azienda privata – conclude Consoli -. E’, bensì, un consorzio tra Comuni che deve andare incontro alle esigenze della gente: dev’essere di utilità pubblica in modo da offrire un servizio che sia equo ed efficiente. Su questo versante, in questi anni, l’Acoset ha lasciato fortemente a desiderare: e secondo me il punto centrale è che l’attuale dirigenza debba interpretare il ruolo di vocazione pubblicazione”.