CATANIA – Una città blindata si è preparata ad accogliere Giorgio Napolitano. A fare da contro altare alle fastose sale comunali tirate a lucido per la visita istituzionale del Capo dello Stato, le numerose manifestazioni di protesta annunciate da settimane sui social network.
16.30. La protesta si è conclusa. “La nostra lotta però – dichiarano i manifestanti – non si ferma qui”.
15.30. Iniziano ad arrivare le autorità. Applausi per il procuratore Salvi, contestato l’arcivescovo Gristina che si ferma a parlare con i manifestanti per difendere la scelta di fare uscire Sant’Agata dalla cameretto come segno di ospitalità.
15.00. La protesta si sposta ai Benedettini dove Napolitano parteciperà all’inaugurazione dell’anno accademico.
13.40. Incontro concluso in Prefettura. La delegazione è stata ricevuta da Cazzella consigliere affari interni di Napolitano e dal Prefetto di Catania. “Sono emersi aspetti interessanti. Molto disponibili ad ascoltare le nostre proposte”.
13.15. Spunta lo striscione dei contestatori al Monastero dei Benedettini, dove il Capo dello Stato parlerà alle 16,00 in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico.
13.00. I Forconi sotto la Prefettura. Mariano Ferro: “Visita costosa e inopportuna”.
12.40. E’ in corso l’incontro in Prefettura. Intanto nel corso della mattina si sono uniti alla protesta anche i Forconi di Mariano Ferro, che ha partecipato al corteo.
12.10. In via Etnea sono arrivati i lavoratori licenziati della Katane Handling. “Siamo qui per chiedere solidarietà al presidente e fargli avere una missiva per spiegare la nostra storia occupazionale”.
12.00 I dipendenti in Prefettura consegneranno una lettera al Presidente Napolitano, che arriverà nelle sue mani attraverso uno uomo del Colle. La delegazione che partecipa al vertice a Palazzo Minoriti è composta da sindacalisti e lavoratori della Micron.
11.29. I lavoratori micron in corteo si stanno recando in prefettura. “Napolitano – dicono – deve ascoltare il nostro grido di dolore”. Intanto i lavoratori stamattina hanno incontrato il presidente Crocetta, il momento è stato filmato da uno dei dipendenti (CLICCA QUI).
11.14. Lavoratore Micron commenta le parole di Bianco alla Sala Bellini. “Se facessero tutto quello che hanno promesso oggi saremmo persone felici”.
10.48. Corteo in Piazza Stesicoro: davanti allo spiegamento di Forze. Intanto in piazza Università i lavoratori Micron, che nei giorni scorsi hanno inviato una lettera a Napolitano, sono in presidio in attesa che termini la visita del Capo dello Stato al Comune.
10.37. Iannitti, Catania Bene Comune, dichiara: “Bianco è il vassallo dell’Imperatore Napolitano”.
10.18. Il serpentone è arrivato davanti alla Villa Bellini. Tra poco si scontrerà con il muro creato dalla macchina della sicurezza predisposta dalla Prefettura. Le squadre della polizia sono posizionate dopo Piazza Stesicoro.
10.00. Il corteo è arrivato in Via Etnea.
9.30. Sono partiti da piazza Roma. Il comitato “Cittadini e Cittadine Catanesi contro i Circhi Istituzionali e l’Austerity”, Rifondazione, Catania Bene Comune e Movimento 5 Stelle, voratori di Micron, St e asili sono pronti a contestare il Capo dello Stato.
I PREPARATIVI – Il primo momento della contestazione è previsto alle nove in Piazza Roma. Da lì partirà il serpentone del neo nato comitato “Cittadini e Cittadine Catanesi contro i Circhi Istituzionali e l’Austerity”. Il corteo, annunciano gli organizzatori, prevede una parata di giocolieri e clown mascherati da “Re”, un nome che è tutto un programma politico teso a sottolineare la centralità del Capo dello Stato, al suo secondo mandato, nel muovere i fili della politica italiana. “Noi riteniamo che il presidente Napolitano sia stato, in questi ultimi anni, il maggiore garante istituzionale delle politiche di austerity e di massacro sociale compiute in nome dell’unione europea”. “Proprio come adesso, tradendo i suoi doveri di garante formale della Costituzione, – si legge in una nota diffusa su internet – avalla il tentativo di varare la legge elettorale “truffa”, sancita dall’accordo Renzi-Berlusconi e che costituisce una svolta autoritaria del nostro sistema politico”.
Il primo momento della protesta si concluderà in Piazza Stesicoro per riprendere nel primo pomeriggio al Monastero dei Benedettini, dove Napolitano sarà chiamato a inaugurare l’anno accademico. L’obiettivo del comitato è di fare emergere la polvere che si cela sotto il tappeto della Città vetrina, mediaticamente appetibile, allestita dall’amministrazione comunale. L’intenzione è di accendere i riflettori sulla drammatica emergenza occupazionale che attanaglia la città etnea. Per questo tra i manifestanti saranno presenti, oltre agli studenti in sciopero, un nutrito gruppo di lavoratori della St e una delegazione di dipendenti degli asili comunali. I dipendenti della Micron, invece, saranno in presidio a Piazza Università intorno alle nove e trenta, poi a Palazzo Minoriti e infine alla St, dove è prevista la visita del Presidente della Repubblica. Insomma la giornata di oggi sarà molto calda.