“Siamo certi che la stagione 2011 sarà, per Lampedusa, la migliore degli ultimi anni”. Così ha detto Michela Vittoria Brambilla il 29 aprile scorso a Roma durante la presentazione dell’articolato “Piano a supporto del rilancio turistico di Lampedusa”, un pacchetto che nelle intenzioni del Governo avrebbe dovuto rilanciare la presenza turistica nell’isola siciliana grazie a tariffe vantaggiose concordate con i maggiori tour operator nazionali. Buoni vacanza a prezzi scontati, dunque, servizi televisivi e spot promozionali per ingolosire il viaggiatore dell’ultim’ora con la promessa di week-end scontati “a partire da 39,98 euro a persona”.
In realtà non è andata proprio così. Abbiamo contattato diverse agenzie, per la maggior parte ignare, a dire il vero, delle tariffe agevolate per raggiungere l’isola, scoprendo che in realtà di vantaggioso non c’è proprio niente. Anzi. Abbiamo appurato che raggiungere Lampedusa per trascorrere il prossimo week-end, con partenza il venerdì e ritorno la domenica, è un lusso non proprio a buon mercato. I prezzi più convenienti, con partenza da Roma e ritorno, per singola persona si aggirano attorno ai 350 euro. Tariffe di 300 euro circa se invece si parte da Milano. Escludendo, naturalmente, i costi di vitto e alloggio che a luglio immaginiamo incidere non poco sul costo finale della vacanza. Prezzi non proprio popolari, dunque. Soprattutto se si considera che i pochi voli che rimangono disponibili comportano almeno uno scalo e orari di partenza e di arrivo in tarda nottata. Se invece si desidera acquistare un pacchetto completo, che comprenda anche l’alloggio, le tariffe più “vantaggiose” sono quelle di Expedia che con 735 a persona include al trasferimento anche un giorno, con la formula di mezza pensione, in un hotel a tre stelle. È importante chiarire che tutte le tariffe menzionate sono il frutto di ricerche abbastanza estenuanti in rete e solitamente, i primi risultati che appaiono agli occhi del turista sono a dir poco allarmanti. Quando si dice, “passa il piacere”.
I costi per fine settimana sono molto spesso assimilabili a quelli di un viaggio, andata e ritorno di una settimana, con destinazione Stati Uniti o America Latina. I buoni propositi di rilancio turistico dell’isola, appaiono dunque, destinati a rimanere tali e le preoccupazioni degli operatori del settore turistico di Lampedusa sono assolutamente fondate. Il volume d’affari è ridotto e le previsioni per l’imminente alta stagione sono tutt’altro che confortanti.
Il mare più bello del Mediterraneo resterà, anche quest’anno, un’opportunità per pochi. E le parole della Brambilla, “abbiamo restituito prima l’isola ai lampedusani, ora la restituiamo ai turisti”, appaiono, forse, un po’ come una beffa.