L'hotspot di Lampedusa si svuota: trasferimenti quasi azzerati

Lampedusa, l’hotspot si svuota: trasferimenti e presenze quasi azzerate

I tempi di permanenza nel centro non dovranno superare le 48 ore.
MIGRANTI
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LAMPEDUSA (AG) – Sono appena 35 gli ospiti dell’hotspot di Lampedusa dove stamani c’è stato un punto stampa sulle attività svolte dalla Croce rossa italiana che dal primo giugno si occupa della gestione della struttura di primissima accoglienza.

Nei giorni scorsi, dopo un massiccio numero di arrivi, si era arrivati ad oltre 800 presenze, ma i trasferimenti, l’ultimo dei quali stamattina, le presenze sono state quasi azzerate.

Gli 88 migranti andati via stamane sono stati imbarcati sul traghetto di linea e giungeranno in serata a Porto Empedocle. I tempi di permanenza nell’hotspot non dovranno superare le 48 ore. Se dovessero esserci arrivi ravvicinati e intensi, non si andrà, comunque, oltre i 5-6 giorni.

Romano: “Siamo riusciti a favorire il deflusso verso la terraferma”

“Nelle ultime due settimane abbiamo constatato come la permanenza sia stata limitata a 24 ore”, ha spiegato il prefetto di Agrigento Filippo Romano.

“Anche con punte di 800 persone arrivate in due giorni, siamo riusciti a favorire il deflusso verso la terraferma – ha aggiunto Romano -. L’interesse delle persone che arrivano qua non è venire a Lampedusa, ma quello di passare, il più in fretta possibile, verso il Continente”.

Motivo per il quale si sta potenziando la rete delle navi per i trasferimenti, ma anche delle strutture d’accoglienza in Sicilia e in Calabria affinché il “travaso sia più celere possibile”.

Cri: “Potenziata l’accoglienza a Lampedusa”

“Abbiamo cercato di strutturare una accoglienza che fin dai primi momenti garantisca il ripristino della dignità delle persone, oltre ai bisogni materiali che vengono colmati. Ecco perché abbiamo pensato di potenziare un servizio che è un cardine di Croce Rossa: servizio per il ristabilimento dei legami familiari”.

Lo ha spiegato Francesca Basile, responsabile dell’unità operativa Migrazioni della Croce Rossa Italiana, durante la conferenza stampa tenuta all’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa.

“Le persone che arrivano trovano, fin dai primi momenti, i caricabatterie per i telefoni cellulari e una rete wi-fi. E attraverso le Croci Rosse e le Mezze Lune Rosse, che sono presenti in 192 società nazionali, di aprire ricerche di rintraccio per i familiari che stanno cercando informazioni su chi è partito e su cui non hanno notizie o di poter mandare il messaggio ‘Sono salvo e sto bene'”, ha concluso Francesca Basile.

Questore Ricifari: “Dimezzati i tempi d’identificazione”


“Quello che il dipartimento del prefetto Valerio Valenti e la Croce rossa stanno facendo facilita enormemente il compito della polizia che si occupa della parte della pre-identificazione e fotosegnalamento. Con alcuni di accorgimenti e un minimo di potenziamento del servizio abbiamo dimezzato, se non ridotto quasi ad un terzo, i tempi. Il che si riverbera sulla permanenza e se le condizioni meteo ce lo consentono i migranti restano all’hotspot un giorno, un giorno e mezzo”.

Lo ha detto il questore di Agrigento Emanuele Ricifari durante la conferenza stampa, tenuta in contrada Imbriacola, per illustrare il lavoro fatto da Croce rossa italiana dopo l’acquisizione della gestione della struttura di primissima accoglienza.

“Minor tempo di permanenza nell’interesse della sicurezza, dei migranti e della gente di quest’isola. E questo – ha concluso il questore – era l’obiettivo principale che il prefetto Valenti, e il nostro dipartimento, si poneva. Già a questo siamo arrivati e credo che con un impegno ulteriore che è in corso potremo superare ampiamente queste performance”.

Prefetto Zito: “Un piano per smaltire le barche”

“Un ringraziamento enorme alla Capitaneria di porto, alla Guardia di finanza e alla Marina militare per tutte le attività di soccorso. Il rapporto con l’Agenzia delle dogane evidenzia la sinergia, che sta funzionando, per risolvere problemi che possono essere locali, ma hanno una grande rilevanza: quello relativo a barche e barchini con cui arrivano i migranti e che restano abbandonati e creano un problema non solo al turismo, ma anche alle attività economiche e ai pescatori”.

Lo ha detto il prefetto Francesco Zito, direttore centrale per l’Immigrazione. “In sinergia con l’Agenzia delle dogane stiamo risolvendo il problema, identificando specifiche aree – ha concluso – dove potranno essere stoccati e smantellati, in modo da liberare l’isola da questi residui”.

Valenti: “Un centro di trattenimento a Lampedusa”

“L’azione del dipartimento adesso vorrà traguardare anche altri obiettivi. Il primo, condiviso a livello europeo, è realizzare un più rapido rimpatrio dei soggetti che non hanno titolo a rimanere sul territorio, quindi la realizzazione di centri di trattenimento. E non escludo che uno, il primo, si possa fare anche qui, sull’isola. Se da una parte bisogna dare dignitosa accoglienza a chi ne ha diritto, dall’altra bisogna fare in modo che vengano concretizzate le procedure di frontiera introdotte dal decreto legge 50, nei confronti di chi non ha titolo a rimanere”.

Lo ha detto il prefetto Valerio Valenti, commissario straordinario per l’emergenza migranti, durante la conferenza stampa.

“L’impegno principale del dipartimento che dirigo è quello di realizzare centri di trattenimento, assieme alla creazione di hotspot in Sicilia e Calabria soprattutto – ha concluso il prefetto Valenti – che nelle prossime settimane e mesi porteremo avanti”. Valenti ha espresso parole di plauso nei confronti del nuovo prefetto di Agrigento, Filippo Romano, e del questore, Emanuele Ricifari, augurando loro “proficua attività e risultati”.


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