Lampedusa, salvataggi in mare - Live Sicilia

Lampedusa, salvataggi in mare

Cori contro Borghezio e Le Pen
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Tutti i mezzi aero-navali della Guardia costiere, della Guardia di finanza e della Marina sono in azione nel Canale di Sicilia per intercettare i barconi con i migranti: al momento, a parte quello appena giunto in porto con 64 clandestini, ci sono altri 5 barconi avvistati. Allertato anche il personale della Croce Rossa e i volontari delle tante associazioni che operano nell’isola per accogliere i migranti. A Lampedusa c’é un sole pallido, un leggero vento e il mare non è mosso.

Un centinaio di studenti e giovani lavoratori hanno occupato simbolicamente la spiaggia della Guitgia, uno dei litorali più frequentati e simbolo di Lampedusa per lanciare un messaggio alle Istituzioni con l’obiettivo “di dare un’immagine diversa della nostra isola e non quella trasmessa dai media che lanciano all’allarmismi ingiustificati”. I ragazzi, che hanno costituito un comitato, hanno liberato palloncini colorati e hanno affisso manifesti sulla spiaggia. “Sull’isola ci sono molti problemi – dice Francesco Solina, responsabile della cooperativa sociale Poseidon – chi soffre di più siamo noi giovani, la politica e le istituzioni ci mettano nelle condizioni di rimanere nella nostra terra, facciano qualcosa per noi e per i tanti migranti che accogliamo. Vogliamo vivere nella serenità, basta con gli allarmismi”.

Il comitato ha stilato un manifesto di dieci punti con il quale si intende raccogliere il maggior numero di giovani. “Noi esistiamo – afferma Anna Siracusa, 18 anni, studentessa del liceo scientifico – non vogliamo i riflettori addosso solo perché ci sono i migranti. Vogliamo essere ascoltati”. G.C. di 15 anni, anche lei del liceo scientifico spiega che “a Lampedusa non esiste un cinema, non c’é una biblioteca, non c’é un teatro; c’é una piscina in costruzione da anni e mai ultimata. Abbiamo bisogno di un luogo dove noi giovani possiamo incontrarci”.

Una cinquantina di militanti dell’associazione Ascausa e di Legambiente hanno effettuato un sit-in davanti l’aeroporto di Lampedusa in concomitanza con l’arrivo della leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen e dell’eurodeputato della Lega nord, Mario e Borghezio. Manifestanti hanno mostrato striscioni di contestazione nei confronti dei due politici.

Invece di accoglierli a Lampedusa l’Italia dovrebbe inviare le navi con acqua e alimenti e assistere i migranti in mare, evitando che sbarchino nell’isola”. L’ha detto conversando con i giornalisti Marine Le Pen, presidente del Fronte nazionale, il partito di estrema destra francese, a conclusione della visita al centro di accoglienza di Lampedusa.

Marine Le Pen, leader del Fn francese, e l’eurodeputato Mario Borghezio (Lega nord) hanno lasciato l’area del centro di accoglienza di Lampedusa su un auto della polizia municipale, tra due ali di un ventina di manifestanti che al loro passaggio hanno urlato: “Fascisti, razzisti… Andatevene”. I manifestanti, tra cui militanti dell’associazione Ascausa e esponenti di Legambiente, hanno intonato anche “Bella ciao”. La polizia, in tenuta antisommossa, ha creato due ali protettive per evitare il contatto tra la gente che protestava e l’auto con i due politici. Proprio per la presenza dei manifestanti è stata annullata la conferenza stampa prevista in municipio e i due politici hanno incontrato i giornalisti davanti al cancello del centro di accoglienza, presidiato in ogni angolo da polizia e carabinieri. Tra le forze dell’ordine e i manifestanti ci sono stati attimi di tensione quando la polizia ha tentato di togliere uno striscione, ma il parapiglia è stato evitato dopo che un ambientalista ha garantito che avrebbero rispettato il patto di non impedire il passaggio dell’auto con Le Pen e Borghezio. Subito dopo che il corteo di auto è transitato qualcuno ha dato l’ok agli uomini della capitaneria di porto che intanto avevano fatto salire su un pullman i migranti giunti in porto a bordo del secondo barcone avvistato stamattina.

Europa svegliati, ma non con i baciamano, ma con aiuti seri alle popolazioni del nordafrica”. E’ l’appello lanciato dall’eurodeputato della Lega nord, Mario Borghezio, che oggi si è recato, assieme a Marine Le Pen, dell’ultra destra francese, nel centro di accoglienza di Lampedusa. “Dall’Unione europea aspettiamo fatti – ha aggiunto Borghezio – va bene per esempio il cosiddetto piano Marshall, ma va attivato in fretta”. Riguardo al “baciamano” del premier Silvio Berlusconi al leader libico Gheddafi, Borghezio, rispondendo a una domanda dei giornalisti, ha detto: “Penso quello che pensano molte persone, non dico altro”.

Due motovedette della Guardia costiera hanno tratto in salvo un centinaio di migranti che si trovavano a circa trenta miglia al largo di Lampedusa, su una imbarcazione in condizioni critiche, che stava per affondare. Lo si apprende dal comando generale della Guardia costiera.

Una motovedetta della Guardia costiera è intervenuta per soccorrere un’altra imbarcazione in difficoltà con a bordo un numero imprecisato di extracomunitari, al largo di Lampedusa. L’imbarcazione, secondo quanto si è appreso al comando generale delle Capitanerie di Porto, starebbe imbarcando acqua ed una motovedetta della Guardia costiera sta per raggiungerla.


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