L'Anticorruzione a Crocetta: | "Ingroia, incarichi incompatibili" - Live Sicilia

L’Anticorruzione a Crocetta: | “Ingroia, incarichi incompatibili”

Antonio Ingroia

La valutazione espressa dall'Autorità Anticorruzione è stata inviata - secondo indiscrezioni - al presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta. L'ex pm: "Posizione infondata. Forse qualcuno non vuole che continui a segnalare le cose che non vanno"

La valutazione
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ROMA- L’incarico di commissario liquidatore e amministratore unico della società Sicilia E-Servizi e quella di commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Trapani ricoperti da Antonio Ingroia sono fra loro “incompatibili”. Sarebbe questa, a quanto si apprende, la valutazione espressa dall’Autorità Anticorruzione e inviata al presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, con l’invito a contestare senza ritardo allo stesso Ingroia la causa di incompatibilità.

La Sicilia è stata la prima Regione ad aver ridisegnato, dopo l’abolizione delle Province, l’impianto istituzionale vigente, cancellando i nove enti intermedi e istituendo, con la legge n. 8 del marzo scorso, altrettanti Liberi consorzi dei Comuni. La motivazione su cui si fonda la valutazione dell’Anticorruzione – sempre secondo quanto si apprende – sta nel fatto che la carica di Ingroia nel Libero Consorzio comunale di Trapani è da considerarsi una carica politica assimilabile a quella di presidente di una Provincia regionale, perché l’ente esercita le stesse funzioni di governo.

Da qui l’incompatibilità con la posizione che Ingroia ricopre invece in Sicilia E-Servizi, la società che si occupa dei servizi informatici della Regione Sicilia, ente di diritto privato in controllo pubblico in cui Ingroia è commissario liquidatore e amministratore unico. Una incompatibilità – quella tra gli incarichi di amministratore di un ente di diritto privato in controllo pubblico e le cariche di componenti degli organi di indirizzo politico nelle amministrazioni statali, regionali e locali – prevista espressamente dall’art. 13 del decreto legislativo 39/2013 che contiene disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità.

In serata arriva la replica di Ingroia: “La questione è già stata sollevata in sede politica, a mio avviso in maniera strumentale; e dal punto di vista giuridico la ritengo infondata: l’incompatibilità si porrebbe se io avessi una carica in un ente partecipato dalla Provincia. Ma così non è. La E-Servizi è una società ormai tutta della Regione e che opera per la Regione”. Per l’ex pm “la legge dice che l’incompatibilità si determina quando qualcuno ha un ruolo di governo in un ente pubblico e una carica in una società partecipata da quell’ente. Ma in questo caso non è così”. Per Ingroia – che sottolinea come la scadenza del mandato sia prevista per il 30 ottobre, ma che la Regione ha previsto una proroga del commissariamento, senza indicare candidati – si tratta di un’ingerenza: “Forse – dice l’ex magistrato c’è chi non vuole che io continui a fare quel che ho fatto finora. In Provincia ho trovato molte cose che non vanno, le ho segnalate alla Procura di Trapani e altre ne segnalerò. In ogni caso, tutto dipende da quello che deciderà Crocetta”.


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