L'appello dei dipendenti del Coinres:| "Il consorzio deve essere sciolto" - Live Sicilia

L’appello dei dipendenti del Coinres:| “Il consorzio deve essere sciolto”

Emergenza Rifiuti
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“I lavoratori del Coinres, valutando le drammatiche condizioni economiche del consorzio, che da troppi mesi non riesce più a garantire i servizi minimi essenziali in diversi comuni, chiedono l’immediato scioglimento dello stesso e l’adozione di urgenti e risolutive misure in grado di garantire nell’immediato il corretto e regolare svolgimento del servizio di raccolta rifiuti in tutti i comuni”. E’ quanto si legge in una nota dei dipendenti del Coinres, il consorzio che si occupa della raccolta rifiuti che rientrano nella zona ovest della Provincia di Palermo. I lavoratori stanno “valutando anche l’ipotesi di riaffidare temporaneamente la gestione dei servizio ai diversi Comuni in forma diretta attraverso l’utilizzo del personale in atto dipendente del consorzio e che presta servizio nei diversi territori, in attesa della più volte annunciata e mai varata riforma del settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti da parte delle competenti autorità regionali;
chiedono, inoltre, l’adozione di tutte i necessari provvedimenti al fine di garantire gli attuali livelli occupazionali (complessivamente circa 500 unità)”. I lavoratori, inoltre, hanno chiesto l’adozione di misure straordinarie in grado di consentire il reperimento delle risorse necessarie per garantire il regolare pagamento di tutte le spettanze ai lavoratori del consorzio.

“Le richieste dei lavoratori costituiscono un grido di allarme che non può e non deve essere ignorato – si legge nella nota diffusa dai dipendenti -. Occorre un intervento immediato e coordinato da parte delle autorità competenti per scongiurare una grave crisi sia nella gestione del servizio, nell’interesse della tutela della salute pubblica, sia per la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali ed al fine di evitare  le possibili gravi conseguenze di carattere sociale che ne potrebbero derivare”.


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