L'Aquila vola insieme a Urbani: | "Ogni gara è come una finale" - Live Sicilia

L’Aquila vola insieme a Urbani: | “Ogni gara è come una finale”

Intervista esclusiva al lungo triestino che ha ritrovato minuti di sostanza e qualità, un po' più lontano dal canestro, e che ha dato il suo prezioso contributo alla risalita della formazione biancorossa.

basket - serie b
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PALERMO – L’Aquila vola, e il riferimento musicale in questo caso è più che voluto. Tra le facce felici della formazione biancorossa, una delle migliori nell’intera serie B dall’inizio del 2016 con tre sole sconfitte e una serie di vittorie che ha fatto riprendere la marcia alla “banda” di coach Tucci, c’è anche quella di Emanuele Urbani. Lui, triestino come quella Elisa che ha ottenuto un gran successo grazie a un brano in cui faceva riferimento proprio al noto rapace in volo, ha ritrovato nelle ultime partite quello spazio che reclamava fin dall’inizio della stagione. E in una posizione decisamente diversa rispetto all’inizio, quando il suo ruolo di pivot si è via via trasformando in ala grande, e in alcuni frangenti delle ultime gare anche da ala piccola.

“Mi diverto a giocare da 3 – esordisce Urbani in esclusiva per Live Sicilia Sport – mi piace perchè posso tirare da fuori e ho più letture. Magari per la mia altezza sarei più un 4, da 5 non mi troverei bene perchè dovrei ritrovarmi a fare a botte con gente più grossa di me e faccio un po’ più difficoltà. Un 3-4 sarebbe il modo migliore per definirmi in campo, ma sta sempre al coach decidere dove farmi giocare e impiegarmi al meglio. Schierandomi da 3 e inserendo altri due lunghi sotto canestro, giochiamo con un quintetto più alto e abbiamo più chances ad esempio di andare a rimbalzo”. Un Urbani che vuole ripartire dalla vittoria su Empoli, importante anche per il ribaltamento della differenza canestri con i toscani: “Dovevano riprenderci dopo la sconfitta di Maddaloni e lo abbiamo fatto al meglio. Siamo riusciti a preparare la partita in maniera adeguata e siamo riusciti a vincere, rifacendoci dopo la sconfitta in casa loro”.

L’odissea tra Maddaloni e Caserta ha complicato un po’ la cavalcata dell’Aquila, ma sconfitte come questa hanno ribadito un concetto, ovvero che i biancorossi sono difficili da battere se affrontati alla pari: “Siamo un buon gruppo, questa è la più grande forza. Trovandoci bene riusciamo a dare il meglio in campo, poi a volte vengono fuori dei difetti, come nella gara contro Roma in cui non abbiamo giocato bene, ma quando ci troviamo bene e ci passiamo bene la palla, le cose vanno per il verso giusto. Noi siamo sempre stati uniti, però adesso magari c’è maggiore responsabilità per chi esce dalla panchina, e vengono fuori delle qualità che prima non emergevano”.

La classifica sorride all’Aquila, con il quarto posto e un buon margine sulle ultime posizioni che valgono i playoff. E proprio uno spot tra le prime quattro del girone è l’obiettivo della squadra, come ribadisce lo stesso Urbani: “È una cosa fattibile, se riusciremo a giocare come abbiamo fatto nelle ultime partite. Ovviamente varrà molto il quoziente canestri per ogni singola partita, dovremo affrontare tutte le partite al massimo, a prescindere dalla forza dell’avversario. Già dal match con Venafro, alla quale diverse squadre hanno dato un ampio scarto e che può tornarci utile per mantenere una buona differenza canestri”.

Per Emanuele Urbani, questa è la seconda esperienza in Sicilia, essendo arrivato a Palermo in prestito da Trapani. L’ambiente isolano lo stimola, e la differenza di categoria non lo disturba più di tanto, vista la qualità del lavoro svolto sotto la guida di coach Tucci: “Mi sono sempre trovato in un ambiente abbastanza serio. A Trapani era un livello diverso, era la A2 e c’erano gli americani, quindi il campionato era un po’ più tosto, anche perchè le squadre erano tutte di un certo livello, mentre quest’anno abbiamo le ultime in classifiche che sono chiaramente più deboli rispetto alle prime. Il livello è più basso rispetto all’anno scorso, ma qua si lavora bene e poi restare in Sicilia mi piace. Intanto cerco di guadagnarmi spazio e mettere in luce quello che so fare, se in futuro sarà Trapani o un’altra squadra si vedrà”.


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