TRAPANI – Dopo Ferentino, Trapani trova davanti a sé un’altra pretendente alla promozione. Stavolta, però, si tratta della squadra sulla carta più accreditata a compiere il salto di categoria, quella Torino fermata lo scorso anno solo da Trento, vincitrice dei playoff. Una sfida che affascina coach Lardo, che mette in guardia i suoi dalla forza dei piemontesi: “Torino è la squadra meglio attrezzata per il salto di categoria. Siamo curiosi e contenti di affrontarla. L’unico piccolo inconveniente è che questi quaranta minuti arriveranno dopo appena tre giorni da un’altra gara molto impegnativa, mentre loro, invece, sono più riposati. Li affrontiamo con rispetto, ma convinti di poter fare bene. Sarà fondamentale il lavoro del gruppo, quindi conto moltissimo sulla disponibilità dei miei ragazzi. Non ci sarà tempo per preparare qualcosa di particolare dal punto di vista tattico: ci dovremo preoccupare di fare bene quello che facciamo solitamente”.
Dello stesso avviso anche Francesco Conti, che si complimenta con la squadra per quanto mostrato a Ferentino: “In effetti, la dimensione del vantaggio maturato durante la gara contro Ferentino non era attesa, anche perché conoscevamo la forza dei nostri avversari. Siamo riusciti a tenere basso il punteggio della gara e siamo stati bravi a rimanere lucidi nel finale. E’ stato un successo importante: abbiamo giocato bene insieme, mosso tanto la palla, corso come volevamo noi, imponendo spesso il ritmo. La gara di domani? Per me è diversa, perché sono un ex. Sarà bello incontrare i vecchi compagni di squadra, ma mi sento perfettamente inserito nella nuova realtà. Trapani è la mia squadra e sono carico: credo che possiamo fare una buona gara, sulla scia di quanto accaduto a Ferentino. Dobbiamo ancora migliorare, soprattutto sulla durezza difensiva e la capacità di mettere in campo la nostra fisicità. In attacco abbiamo una discreta fluidità: anche riguardando i video dobbiamo progredire nei dettagli, ma siamo sulla buona strada e il nostro sistema nel complessivo funziona. Personalmente, sono contento di come mi sto inserendo: mi piacciono il nostro modo di giocare e la nostra filosofia. Nelle due partite disputate ho fatto qualcosa di buono perché mi sento a mio agio. Non credo di essere al top, né credo che la squadra lo sia già.
Tornando alla sfida contro Torino, Conti ha bene in mente i punti di forza degli avversari: “Torino ha una batteria di lunghi molto forte e ci toccherà stare molto attenti contro giocatori tanto importanti. Soprattutto Mancinelli e Amoroso sono atleti di grande talento e probabilmente i lunghi più importanti della categoria: ma Renzi e Baldassarre non sono da meno. Renzi, in particolare, sta facendo benissimo e mi ha veramente impressionato nelle prime due partite. Questo è un torneo di cui dobbiamo ancora verificare il livello medio, quindi vedremo più in là di fare valutazioni più precise. Noi siamo una buona squadra, giovane e abbiamo un bel potenziale. La dote principale per vincere un campionato è capire quale sia la strada da seguire durante la stagione, riuscendo ad accantonare le ambizioni personali e mettendo davanti a tutto gli interessi della squadra”.
Un’ultima battuta, infine, Conti la lancia sulla sconfitta a tavolino contro Mantova: “La sconfitta per 0-20 ci ha stimolato? Beh, attendiamo l’esito del ricorso: ci è servito per caricarci, in fin dei conti, dopo un po’ di sconforto. Io uomo-spogliatoio? Tutti quanti lo siamo nel nostro gruppo: il nostro spogliatoio è la nostra casa ed è un pezzo importante della nostra vita. E’ fondamentale che si crei un buon ambiente. Meini ed io abbiamo un po’ più di esperienza e magari possiamo trovare le parole giuste per aiutare chi è in un momento di difficoltà”.