Ars, la delibera che restituì auto blu agli ex presidenti

L’Ars e la storia della delibera che restituì l’auto blu agli ex presidenti

L'unico a votare 'no' fu il grillino Siragusa: "Che senso ha quel benefit?"
L'INCHIESTA
di
2 min di lettura

PALERMO – Il punto all’ordine del giorno del Consiglio di Presidenza dell’Ars era ‘Dotazioni ex Presidente’. Dietro c’era la modifica del regolamento sull’uso delle auto blu in dotazione all’Assemblea regionale siciliana, con la reintroduzione del mezzo per gli ex presidenti del Parlamento regionale.

La proposta, avanzata dall’allora presidente Gianfranco Miccichè, superò il vaglio del massimo organo decisionale di Palazzo dei Normanni.

Gli ex presidenti dell’Ars e l’auto blu

Il calendario segnava 3 agosto 2022 e la legislatura era agli sgoccioli. Micciché sottolineò “la necessità” di ripristinare la norma che consentiva l’utilizzo dell’auto blu per gli ex presidenti di Sala d’Ercole rieletti deputati, “senza preventiva autorizzazione”.

Miccichè oggi è sotto indagine per l’uso fatto dell’auto che poi gli fu assegnata, ma assicura: “Chiarirò tutto, ho sempre operato con trasparenza e rigore”.

La storia del Regolamento sulle auto blu in dotazione agli ex presidenti di Sala d’Ercole affonda le radici nel lontano 2010. Le chiavi di Torre Pisana sono affidate al forzista Francesco Cascio, che stabilisce per gli ex presidenti che sono riconfermati tra i deputati all’Ars l’assegnazione di un’auto “con relativo autista”.

Nel 2014, in piena onda grillina, Giovanni Ardizzone, avvia con la sua presidenza una serie di tagli alle spese di Palazzo Reale, con conseguente sforbiciata alle auto blu. Ardizzone limita anche l’uso dell’auto per gli ex presidenti dell’Ars rieletti a Sala d’Ercole.

Cade l’assegnazione automatica dell’auto e per questa categoria viene prevista la possibilità di richiedere l’utilizzo del mezzo del presidente limitandolo alle “esigenze istituzionali”.

Nel settembre 2022, pochi giorni dopo dopo la decisione del Consiglio di Presidenza, Miccichè reintroduce l’auto di servizio per gli ex presidenti rieletti deputati e senza incarichi di governo. Un utilizzo, comunque, sempre legato “alle funzioni istituzionali”. Poco più di un mese dopo, con la nuova Ars insediata, arriva la richiesta dell’auto con autista da parte dell’ex presidente.

Siragusa: “Perché l’auto blu agli ex presidenti?”

L’unico a votare no nella seduta del Consiglio di Presidenza fu il deputato M5s Salvo Siragusa: “Mi sembrò una scelta ovvia e coerente rispetto alle battaglie contro gli sprechi che il movimento ha sempre portato avanti – dice Siragusa -. Comprendo l’utilizzo dell’auto per il presidente dell’Assemblea ma quella per gli ex mi sembrò eccessiva e votai contro. Mi chiedo che senso abbia concedere l’auto a un ex presidente”.

Quante sono le auto blu dell’Ars

Oggi le auto blu di stanza a Palazzo dei Normanni sono sette, ai quali si aggiunge una utilitaria di servizio. Sono guidate complessivamente da quattro assistenti parlamentari che svolgono le mansioni di autista.

L’auto blu è una prerogativa del presidente dell’Ars, dei due vice presidenti e dei deputati questori, oltre che degli ex presidenti del Parlamento regionale. L’utilizzo avviene tramite un responsabile dell’autoparco e ogni mezzo è dotato di un diario di bordo dove vengono annotati i chilometri percorsi e le spese.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI