L’Ars taglia. E stavolta taglia davvero. Il consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale, riuntosi oggi in via “straordinaria”, ha deliberato una serie di riduzioni delle spese sui cosiddetti “costi della politica”. Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa il presidente dell’Ars Francesco Cascio: “Abbiamo ridotto – ha detto – l’indennità di carica dei deputati “graduati” del 30% lordo. Che aggiunto al 10% dell’inizio di anno, scende del 40%. Il rimborso trimestrale per le spese di viaggio è stato abolito, mentre abbiamo ridotto del 50% l’indennità di trasporto su gomma”. Ma il tema più spinoso riguardava i trasferimenti ai gruppi parlamentari. “La parte del contributo – ha spiegato Cascio – che deriva dalla somma delle singole indennità dei deputati scende da una quota di 3.750 a 3000 euro”.
Scendono anche le cifre di “rimborso per le spese per l’esercizio del mandato”. La cifra, insomma, che riguarda i portaborse, viene ridotto di altre mille euro (arriva a tremila euro, ma tutto la cifra verrà rendicontata). Abrogato anche il rimborso per le spese telefoniche e quello per le spese postali. “Il risparmio netto per ogni anno sarà di circa 4 milioni e 100 mila euro. Venti milioni per una legislatura”.