PALERMO – “L’Asp uno scoglio? No, semmai siamo una spiaggia”. Antonio Candela, commissario dell’Asp di Palermo, risponde con una battuta alle polemiche sulla delibera dehors in discussione al consiglio comunale del capoluogo siciliano. Nel corso di una riunione tra Sala delle Lapidi e l’amministrazione Orlando, infatti, era emerso il pericolo che il diniego dell’azienda sanitaria avrebbe compromesso le autorizzazioni di occupazione del suolo pubblico.
“Ho convocato il direttore del dipartimento prevenzione Loredana Curcurù e Domenico Mirabile, a capo dell’unità di prevenzione, e mi hanno confermato che non c’è alcuno scoglio da parte dell’Asp ma per le attività produttive e gli esercenti c’è anzi una spiaggia. Noi abbiamo già dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, di essere particolarmente sensibili nell’andare incontro alle esigenze della città, come dimostrato ieri con la sburocratizzazione delle esenzioni con un click o il medico on line, che ha visto in due mesi registrarsi 5.950 persone. Il 19 novembre scorso, con un provvedimento, abbiamo fornito tutte le indicazioni allo Sportello unico del Comune. Siamo pronti a collaborare col Comune, quando verrà approvato il regolamento, nell’ambito della massima integrazione e disponibilità verso gli esercenti”.
Una disponibilità che dovrebbe spazzare via ogni dubbio e spianare la strada: “Abbiamo anticipato i tempi con una circolare dello scorso novembre fugando ogni dubbio, fino ad allora c’era una grande confusione con un ribaltamento di responsabilità. L’Aspo non deve certificare la regolarità delle strutture, ma solo verificare il rispetto dei requisiti igienico-sanitari degli alimenti. I dehors ci sono in tutta Italia, il servizio sanitario è nazionale e se i dehors ci sono a Roma non vedo perché non debbano esserci anche qui. Noi verificheremo i requisiti igienico-sanitari degli alimenti, siamo competenti su questo”.