L'asse Pd-Ncd verso le elezioni |"Serve nome fuori dalla rissa" - Live Sicilia

L’asse Pd-Ncd verso le elezioni |”Serve nome fuori dalla rissa”

Sempre più stretto il legame tra Renzi e Alfano. E in Sicilia si guarda alle prossime elezioni. Cascio (Ncd): "Per le regionali serve un candidato che sia stato fuori dalla rissa". E per le amministrative si lavora a una legge elettorale che possa frenare Orlando.

PALERMO – E alla fine, quasi insperatamente, grazie al pasticciato accordo sulla legge che introduce le unioni civili, Matteo Renzi ha trovato un senso all’esistenza di Ncd. Il partitino centrista di Angelino Alfano l’ha spuntata, imponendo un compromesso al ribasso e ritagliandosi infine un qualche ruolo politico, dopo un lungo periodo in cui mediaticamente ha offerto il fianco, apparendo come una stampella del Partito democratico.

Dopo il passaggio parlamentare sul ddl Cirinnà, l’asse tra il Pd renziano e la pattuglia moderata è comunque più stretto. Ncd e Udc presto si fonderanno in un unico soggetto politico, come già hanno fatto a livelli di gruppi con la nascita di Area popolare. Sarà l’occasione per abbandonare la dicitura “centrodestra” nel nome del partito di Alfano, dicitura ormai obsoleta, visto che la collocazione della pattuglia moderata sembra ormai stabilmente legata al Partito democratico. A Roma, come in Sicilia. Dove Ncd, dopo le manfrine dei primi mesi, si comporta ormai come partner di maggioranza a tutti gli effetti, partecipando anche ai vertici di coalizione sulla finanziaria.

È in questo contesto che ha preso corpo nei giorni scorsi la voce di una possibile candidatura di un big di Ncd come Francesco Cascio a sindaco di Palermo in una alleanza con il Pd. Voce che ha subito destato una certa agitazione tra la base, soprattutto nella sinistra del partito. Cascio dal canto suo glissa, dice di non aver mai parlato con nessuno di una sua candidatura e che c’è ancora tanto tempo da qui alle amministrative, in programma nella primavera dell’anno prossimo. Ma, nel salotto televisivo di Casa Minutella, qualche giorno fa ha raccontato di avere avuto alcuni incontri con dirigenti del Pd, di area renziana, “solo per parlare di legge elettorale”. Il tema non è da poco. La riforma alla legge elettorale per i Comuni, infatti, sta assai a cuore al Pd e agli alleati. Ed è già passata in prima commissione, pronta adesso per arrivare in Aula dopo il voto dei documenti contabili.

La riforma prevede soprattutto il ritorno dell’effetto trascinamento (se si vota una lista per il consiglio comunale senza indicare la preferenza per il candidato sindaco, il voto viene assegnato automaticamente anche al candidato sindaco collegato alla lista). Proprio l’assenza dell’effetto trascinamento favorì al giro scorso l’exploit di Leoluca Orlando, che solo contro tutti sbaragliò gli avversari. Tra le conseguenze ci fu l’approdo in consiglio comunale, grazie al premio di maggioranza, di un plotone di candidati che avevano racimolato qualche centinaio di voti ciascuno. Tutto questo non potrà più accadere se la riforma già passata in commissione diventerà legge. Il Pd e i suoi alleati ci contano e probabilmente ritengono che il traino delle liste possa essere un buon viatico alle prossime amministrative per battere Orlando, visto che il Professore sembra destinato a ricandidarsi e contro i dem.

Che il candidato si chiami Cascio o meno, lo schema dell’alleanza tra Pd e centristi di Area popolare sembra ormai cosa fatta. “Siamo alleati a Roma, stiamo collaborando alla Regione, c’è un assessore che fa riferimento a noi. Sarebbe strano non andare insieme”, commenta lo stesso Cascio. D’altronde, è stato lo stesso segretario regionale Fausto Raciti a spingere nei mesi scorsi per creare un’alleanza strategica con gli alfaniani in vista delle prossime regionali. Sarà attorno all’asse Pd-Udc-Ncd che si costruirà la coalizione. Per sostenere quale candidato? La partita è ancora tutta da giocare. Ma nel suo passaggio televisivo Cascio offre un indizio in più: “Certo deve essere qualcuno che è stato fuori dalla rissa degli ultimi tempi”. Un identikit che sembrerebbe escludere tra gli altri un superpapabile Davide Faraone.

 


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