PALERMO – Tornare a calpestare l’erba del campo di gioco, dopo due mesi passati a guardare i propri compagni soffrire un cambio d’allenatore senza conseguire risultati degni di nota, deve essere stata un’emozione unica per Uros Djurdjevic, attaccante quasi 22enne del Palermo. Il serbo, tornato in campo sabato scorso nella vittoria casalinga contro il Frosinone, si è trovato infatti quasi a sorpresa nell’undici titolare contro i ciociari nella sfida decisiva per il futuro di Davide Ballardini sulla panchina rosanero. Proprio il tecnico ravennate, che nel post gara ha ammesso di aver pensato al giovane attaccante in piena notte, ha puntato forte sull’ex Rad Belgrado e Vitesse venendo ripagato da un’onesta prestazione.
Il palo dopo meno di 1′ colto dal serbo ha infatti gasato il pubblico del ‘Barbera’ che poco dopo avrebbe visto andare in gol il difensore Goldaniga. Il lavoro oscuro della prima punta, che tornava dopo il brutto infortunio occorso alla caviglia destra lo scorso 19 settembre contro il Milan a ‘San Siro’, è servito più che altro a dar ossigeno agli uomini di fantasia (Trajkovski e Vazquez) a disposizione di Ballardini che grazie alle ‘botte’ prese dal loro collega di reparto hanno avuto maggior libertà d’inventare.
Per Djurdjevic, che non è chiaramente ancora al massimo della sua forma fisica, adesso si presenta la chance di riprendersi quel posto da prima punta che si era guadagnato in appena due apparizioni condite da un gol da subentrato nel 2-2 contro il Carpi. L’utilità del calciatore in questo particolare momento della stagione rosanero, alle porte della finestra di calciomercato invernale, riguarda però la possibilità di poter far rifiatare il vero titolare dell’attacco, ovvero Alberto Gilardino.
Già contro il Frosinone, e probabilmente anche con la Samp domenica prossima, infatti Ballardini alternerà i due giocatori per permettere al ‘violino’ di scendere in campo nel caso in cui la situazione dovesse richiedere l’impiego dell’esperto attaccante ex Milan e Fiorentina. Djurdjevic poi, all’occorrenza, si presta a giocare sia come prima che come seconda punta e dunque può convivere bene sia al fianco di un giocatore più tecnico come Trajkovski che con lo stesso Gilardino. L’ultima scelta alla fine spetterà sempre a Ballardini.
