”Se non avessimo impedito l’approvazione del processo breve che avrebbe cancellato centinaia di processi solo per salvare uno, immaginate cosa sarebbe dell’Italia. Noi non abbiamo paura di essere intercettati anche quando organizziamo le nostre feste”. Lo afferma Fabio Granata, parlando dal palco della convention di Fli a Bastia Umbra. ”La nascita di questo movimento – aggiunge il deputato siciliano – ci riempie di responsabilità: cancellare le cricche, le mafie, gli affaristi. Se l’Italia ha spazio di speranza è grazie a Fini e ai parlamentari che hanno impedito che leggi vergognose venissero approvate, come quelle sui presidi e sui medici spia”.
”Da me nessun ragionamento da falco – sottolinea – Dobbiamo sforzarci di ragionare attraverso due capisaldi: consapevolezza di ciò che abbiamo fatto e impedito in Italia ed il coraggio di portarlo avanti”. Granata rivendita il ”senso della ribellione della politica e della libertà ”. ”Quella maglietta con Fini che rivolge l’indice verso Berlusconi – spiega – sintetizza in maniera straordinaria ciò che abbiamo costruito in questi mesi, così come ieri quell’applauso in sala nato appena sullo schermo sono apparsi Falcone e Borsellino indica quello che stiamo tentando di costruire”. Granata si rivolge infine a Fini: ”I grandi leader sanno ascoltare e non solo proclamarsi i migliori del mondo – conclude – Credo che per costruire un grande movimento basterebbe fare uno statuto costituito da un solo articolo: ‘da noi non entrerà mai chi è discusso’ ”. Infine, una frecciata agli ex An quando racconta come Fini disse una volta: ”Non voglio scegliere nuovi colonnelli, visto la fine che hanno fatto quelli precedenti…”.
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