L'autorità portuale Sicilia orientale | "Catania? Fu la Regione a chiedere" - Live Sicilia

L’autorità portuale Sicilia orientale | “Catania? Fu la Regione a chiedere”

La nota del ministero in merito alla decisione di preferire la città etnea ad Augusta (nella foto)

SIRACUSA – Nuova puntata della querelle sulla sede dell’Autorità portuale della Sicilia orientale, al centro di una contesa tra Augusta e Catania. Dopo le dichiarazioni del governatore Crocetta, che si era detto estraneo alla decisione che aveva individuato in Catania le sede dell’ente, arriva una nota del ministero delle Infrastrutture che dice il contrario: a richiedere che la sede dell’Autorità portuale fosse la città etnea era stata la Regione, con una nota sottoscritta da Crocetta. Il ministro delle Infrastrutture Delrio si sarebbe “limitato” a rispondere positivamente a questa richiesta

“Il ministro – si legge in una nota – ha firmato nei giorni scorsi il decreto che istituisce a Catania, per un periodo di due anni, la sede dell’Autorità di sistema portuale del Mar di Sicilia Orientale, rispetto alla originale previsione di Augusta. La scelta su Catania – prosegue la nota del dicastero – è stata compiuta in seguito alla richiesta della Regione Siciliana, cui è stata data risposta positiva, specificando che si tratta di sede transitoria per un periodo di non più di due anni”. Il porto di Augusta, tredici volte più grande di quello catanese e titolare di tutte le classi di merito assegnate dalla Comunità europea (unico Porto Core della Sicilia e inserito nella rete europea Ten-T) è ritenuto da più parti la sede naturale dell’autorità portuale della Sicilia Orientale.

Il governatore, davanti alle polemiche della deputazione nazionale e  regionale siracusana, oltre che del sindaco di Augusta Cettina Dipietro e di Assoporto, che riunisce trenta imprese operanti nella struttura megarese, si era detto estraneo alla scelta: “Mi dispiace essere tirato in ballo – aveva affermato – per conflitti tra Catania e Augusta sull’autorità portuale. L’organizzazione dei porti di interesse nazionale non è di competenza della Regione ma del ministero delle Infrastrutture”. Sabato sera, in diretta su una radio megarese, Radio Musmea, durante uno spazio in collaborazione con il sito Lagazzettaaugustana.it, si era perfino spinto a dire: “Il ministro Delrio mi ha mandato la nota con cui mi si chiedeva di fare la nomina dell’Autorità portuale di Catania e io ho già risposto che non ero d’accordo, con nota scritta. Ho intenzione di contestare tutto il piano”. Oggi una nuova nota di Crocetta: “Tutta la corrispondenza col ministero delle Infrastrutture è stata finalizzata a chiedere il rinvio delle Autorità portuali così come sono. Infatti, la nota del 12 settembre 2016, prot. 15404, da me inviata, si conclude con la richiesta di mantenimento dell’autonomia finanziaria ed amministrativa dell’Autorità – è la posizione di Crocetta -. In pratica, abbiamo chiesto al ministero di rinviare di 3 anni la costituzione dell’Autorità unica per la Sicilia orientale. In atto circola in rete una ricostruzione parziale, in cui non viene riportata la parte finale della mia comunicazione”. Intanto, Assoporto, ha deciso di impugnare quanto stabilito dal ministero.

*Aggiornamento ore 18.49
Sulla futura sede dell’Autorità di sistema portuale per la Sicilia orientale, il sindaco di Diracusa, Giancarlo Garozzo, afferma che il ministro Graziano Delrio stamane gli ha segnalato “la pubblicazione, sul sito del ministero, del documento formale con il quale il presidente della Regione ha chiesto di individuare Catania come sede dell’Autorità portuale per la Sicilia orientale, al posto di Augusta, con la contestuale concessione dell’autonomia finanziaria e amministrativa per la durata di 36 mesi”. “Delrio mi ha confermato il suo convincimento sul fatto che la sede debba coincidere con il ‘porto core’ – quindi con Augusta, così individuato a livello europeo in quanto di gran lunga superiore a Catania per infrastrutture e traffico merci – salvo diverse indicazioni che sono arrivate dalla Regione – spiega Garozzo – e alle quali per legge ha dovuto attenersi. Una convincimento che in passato il ministro Delrio mi aveva manifesto per ben due volte ma che non si è potuto concretizzare perché diversamente ha deciso il presidente Crocetta”. “Dunque, uno scippo vero e proprio messo in atto ai danni della nostro territorio – conclude il sindaco – a dispetto delle norme generali e le cui responsabilità sono ben individuabili”.

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