Lavoratori esasperati |Sarà protesta a oltranza - Live Sicilia

Lavoratori esasperati |Sarà protesta a oltranza

Il 2013 si apre con una nuova, eclatante, protesta per i lavoratori del gruppo leader della grande distribuzione in Sicilia che da stamattina presidiano il Tribunale di Catania per avere risposte. “L’intenzione è quella di rimanere in piazza fino al 13 gennaio – spiega a LivesiciliaCatania Paolo Magrì (Cisal) – giorno in cui si presenterà il contenuto del concordato preventivo”.

la vertenza Aligrup
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CATANIA – Hanno iniziato il 2013 con una nuova protesta, i lavoratori Aligrup in forza presso i punti vendita chiusi. Stamattina, infatti, una nutrita rappresentanza di loro, appartenenti per lo più al Comitato spontaneo dei dipendenti dell’ex colosso siciliano della grande distribuzione, hanno organizzato un presidio di fronte il Tribunale di Catania, preoccupati per il proprio futuro, ancora incerto. E non hanno intenzione di smobilitare  almeno fino al prossimo 13 gennaio quando è prevista la presentazione dei contenuti del concordato preventivo sul quale il Tribunale aveva dato il nulla osta.

Sono tre, in particolare, le questioni per cui i lavoratori, provenienti prevalentemente dai punti vendita Centro Sicilia, Zagare, via Mineo ma anche di molti negozi ancora aperti, hanno deciso di presidiare giorno e notte il piazzale di fronte al Tribunale, a cominciare dal mancato avvio della cassa integrazione per i 1.256 dipendenti. “La protesta nasce in seguito all’incontro con il nuovo liquidatore Agatino Rizzo – spiega a LiveSiciliaCatania, Paolo Magrì, responsabile provinciale Cisal terziario – nel corso del quale sono emerse alcune preoccupanti informazioni. Innanzitutto – prosegue – nonostante sia passato del tempo la cassa integrazione, scattata all’inizio di dicembre, non è ancora partita”.

Non solo. Sembrerebbe, infatti, che lo stesso Rizzo abbia comunicato l’impossibilità di corrispondere gli stipendi arretrati – si è in attesa ancora di quelli di settembre – almeno fino al prossimo 22 del mese. “I lavoratori hanno già passato un pessimo Natale – incalza Magrì –  e ora rischiano di non prendere lo stipendioo che attendono da mesi. Inoltre – prosegue – le trattative della cessione dei rami di azienda continuano a procedere prospettando il cosiddetto “spezzatino”, che non dà alcuna garanzia per quanto riguarda i livelli occupazionali”.

Attualmente, infatti, solo la Conad e la Re Leone sembrerebbero ancora interessati ad acquisire alcuni degli oltre 50 punti vendita di Aligrup, ma secondo i sindacati queste cessioni non risolverebbero la situazione se non per alcuni dei 1600 lavoratori coinvolti nella vertenza. Ma i bene informati parlano di una riunione, convocata per il prossimo 9 gennaio, tra Coop adriatica – l’unica società che si era fatta avanti per acquisire la maggior parte dei punti vendita – e Super Coop Sicilia, per verificare la possibilità che l’azienda presieduta da Adriano Turrini”.

 


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