I lavoratori marittimi | bloccano la nave per Ustica - Live Sicilia

I lavoratori marittimi | bloccano la nave per Ustica

La protesta degli stagionali Siremar

Si tratta di stagionali della Siremar, che con la nuova società che gestisce i collegamenti marittimi con le isole minori, la Compagnia delle Isole, non vengono chiamati in servizio.

PALERMO – Hanno ritardato di un’ora e quaranta minuti la partenza del traghetto per Ustica gli ex lavoratori della Compagnia delle Isole, per manifestare la loro situazione di precariato che dura ormai da anni.

“Il 50% dei lavoratori della “Compagnia delle isole”, sono disoccupati chi da 10, chi da 15, chi da 20 anni – ha affermato Agostino Falanga, responsabile del dipartimento dei trasporti – l’azienda vuole andare avanti con i soldi dello Stato e ormai concedono soltanto la paga base, non fanno fare né lavori extra né straordinari”.

L’azienda ex Siremar che dall’ 1 agosto 2012 gestisce i trasporti con le isole, ha lasciato a casa la metà dei lavoratori non chiamandoli più in servizio.

“L’azienda gode anche dei benefici del registro internazionale – ha continuato Falanga – il direttore, Salvatore Lauro da sette mesi ormai ci dice che tutto va bene e che stanno pensando a risolvere i problemi, ma ancora non ha fatto nulla per noi”.

Ma gli ex dipendenti non si lamentano soltanto del fatto che non vengono più chiamati a lavorare. A fomentare la loro rabbia è il fatto che vengono assunti cittadini tunisini o filippini, la cui manodopera costa molto meno rispetto a quella di una lavoratore italiano.

“Le navi battono bandiera italiana, ma a bordo ci sono cittadini tunisini – ha affermato uno di loro – tolgono il posto di lavoro a noi per darlo a chi ovviamente costa di meno”. Gli operai, che hanno stazionato davanti l’ingresso del traghetto sotto un sole cocente, hanno manifestato il loro dissenso esponendo degli striscioni con le scritte ‘I contributi statali sì, i diritti dei lavoratori no’, ‘basta false speranze, siamo stanchi’.

“Ho interrotto il mio rapporto di lavoro il 14 luglio del 2012 – ha detto Alessio Cabri, dipendente della Compagnia delle isole – ho dato la mia disponibilità e mi viene sempre detto che lavorerò su diverse tratte ma in realtà non mi hanno mandato da nessune parte. A tutti noi danno false speranze – ha concluso Cabri – a tutti noi viene detta la stessa cosa. Non c’è più speranza e noi siamo stanchi di essere presi in giro”.


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