Lavoratrici e mamme in corteo |“Salviamo il servizio comunale” - Live Sicilia

Lavoratrici e mamme in corteo |“Salviamo il servizio comunale”

Un corteo colorato e agguerrito negli slogan ha attraversato le vie del centro per tenere i riflettori accesi sul futuro delle operatrici e del servizio comunale degli asili nido.

CATANIA – “Diritti, lavoro, servizi sociali: salviamo gli asili comunali”. Questo lo slogan scandito da mamme, ausiliarie e militanti di Catania Bene Comune che stamani hanno attraversato la via Etnea fino a Palazzo degli Elefanti. La protesta per salvare gli asili non si ferma. Un corteo colorato e agguerrito negli slogan ha attraversato le vie del centro per tenere i riflettori accesi sul futuro delle operatrici e del servizio comunale degli asili nido. Una vicenda caratterizzata da duri botta e risposta tra l’assessore Angelo Villari e i militanti di Catania Bene Comune.

“La manifestazione chiede che vengano immediatamente bloccati i tagli, che si assicuri il posto negli asili nido comunali ai 740 bambini previsti nel 2013 dalla delibera di Giunta approvata dal Consiglio Comunale, che gli ulteriori servizi all’infanzia per i bambini da 0 a 3 anni si vadano a sommare agli asili nido e non li sostituiscano”, si legge nei volantini diffusi dai militanti del movimento politico che supporta le lavoratrici degli asili. ”Chiediamo di bloccare la privatizzazione e l’esternalizzazione ulteriore del servizio (in quanto un diritto come quello asilo nido non può che essere assicurato dal pubblico) e il blocco dei licenziamenti e la garanzia del posto di lavoro per tutte le lavoratrici ausiliarie nonché il mantenimento delle attuali condizioni di lavoro, senza alcuna riduzione di orari e di stipendi”. “Chiediamo, inoltre, la riduzione consistente delle rette di compartecipazione che nell’ultimo anno hanno reso inaccessibili gli asili nido comunali alla maggioranza delle famiglie catanesi”.

Tra i manifestanti ci sono pure alcune mamme che non possono più permettersi l’asilo a causa del costo maggiorato delle rette. “Ho due figli e non so come fare”, dice una di loro che rincara la dose. “Che faccio? Li porto da Bianco?”. Al grido “vergogna” il serpentone arriva in Piazza Duomo nella speranza di ottenere un’interlocuzione con l’assessore. Il tempo passa e i manifestanti si spazientiscono. Una delle ausiliarie trova offensivo che le porte del Palazzo della Città siano sbarrate. Quando il consigliere Sebastiano Anastasi esce dal Palazzo, le operatrici lo invitano ad avvicinarsi, lui va via. I manifestanti si scaldano e intonano slogan contro chi “in un momento di difficoltà per tante famiglie si scambia gli auguri di Natale dentro il Palazzo come se nulla fosse”. La stessa scena si ripete quando passa l’assessore D’Agata. Trascorrono i minuti e finalmente giunge la notizia attesa: l’assessore Angelo Villari riceverà una delegazione appena terminerà una riunione di giunta.

AGGIORNAMENTO. L’incontro con Villari sarebbe stato infruttuoso. “Non abbiamo ricevuto – commentano i manifestanti – le risposte che volevamo. Nè sembra vi siano prospettive per bloccare l’appalto. Nessuna novità sulla disponibilità dei fondi Pac”. Un incontro è previsto previsto per i primi di gennaio con Villari ma i margini di intervento sembrano minimi. Tra le proteste anche l’aumento delle rette. “Noi – promettono – non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia”.


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