Lavori al Castello Maniace | Ecco gli ispettori della Regione - Live Sicilia

Lavori al Castello Maniace | Ecco gli ispettori della Regione

Le indagini sulle autorizzazioni per i lavori nella piazza d'Armi.

SIRACUSA – Nominati gli ispettori, acquisita la documentazione, domani riunione in Assessorato e, se dovessero emergere profili di illegittimità nei provvedimenti autorizzativi, potrebbe già profilarsi lo stop alle autorizzazioni. Altrimenti venerdì sopralluogo. E l’esito dell’ispezione arriverebbe nei primi giorni della prossima settimana. A tenere banco al dipartimento Beni culturali della Regione ancora il caso della piazza d’armi antistante il castello Maniace, a Siracusa: su di essa è in atto un’opera di riqualificazione o un insulto al patrimonio archeologico e paesaggistico? A valutare eventuali illegittimità o se ci sia “discrepanza tra quello che è stato autorizzato e quello che è stato sinora realizzato”, dopo l’aggiudicazione di una gara del Demanio dello Stato (titolare dell’area) e successive autorizzazioni di Soprintendenza e del Comune, il gruppo di tre ispettori inviati dalla Regione.

Annunciati dopo giorni di polemiche dall’assessore ai Beni culturali Sebastiano Tusa, sono stati nominati dal dirigente generale del dipartimento Sergio D’Alessandro. Si tratta di: Riccardo Guazzelli, soprintendente ai Beni culturali di Trapani (in passato ufficiale dei carabinieri); Daniela Mazzarella, dirigente del servizio Tutela del dipartimento Beni culturali; e l’architetto Stefano Biondo, direttore del centro regionale del Restauro. Si esprimeranno anche sul bando, atto su cui la Soprintendenza ha espresso il proprio parere. L’area è la piazza d’Armi a ridosso del complesso monumentale del castello Maniace opera federiciana alla punta estrema di Ortigia. Cinquemila metri quadrati sottoposti a vincolo storico-artistico, di proprietà del Demanio dello Stato.

Con un bando pubblico è stata affidata per 12 anni alla comunità Euro Afro asiatica del turismo, con sede a Catania, per 267mila euro. Il progetto di riqualificazione prevede, tra le altre cose, la costruzione di un risto-bar. Settanta metri quadrati di opera, per quattro di altezza, che i siracusani hanno già ribattezzato “astronave”. Visibile sin dall’esterno del sito, per i più polemici nasconderebbe la vista del mare, quando solo pochi anni fa la stessa Soprintendenza fece abbattere le case basse della vecchia caserma, proprio per riottenere un’apertura sul porto di Siracusa. Sarebbe stata, tra l’altro, fissata al suolo, mentre l’area prevede solo strutture provvisorie: se così fosse sarebbe in contrasto con il piano particolareggiato di Ortigia e pertanto avrebbe dovuto essere soggetta a concessione edilizia o a una variante allo strumento urbanistico.

Contro il progetto si sono schierati comitati cittadini, ambientalisti, Italia nostra e l’intero centrodestra locale forte del fatto che a presiedere l’ufficio ‘Ortigia’ del Comune, che ha rilasciato i nulla osta decisivi per le realizzazioni contestate, vi fosse l’allora vicesindaco renziano, oggi sindaco, Francesco Italia. Nelle ultime ore da uno dei più agguerriti oppositori, l’avvocato Salvo Salerno, già legale alla Regione e esponente di un comitato ambientalista cittadino, nuovo materiale anche per gli ispettori a lavoro. “La costruzione è dentro i trenta metri dal demanio marittimo o dal ciglio dei terreni elevati sul mare – dice -, come recita l’art. 55 del Codice della Navigazione. In tal caso sarebbe stata preventivamente necessaria l’autorizzazione dell’Autorità demaniale marittima. L’ufficio Centro storico del Comune e il dipartimento regionale dei Beni Culturali – la domanda di Salerno – si accertarono che tale autorizzazione fosse stata richiesta e poi ottenuta?”.

Sul bando anche un esposto in Procura secondo cui la gara avrebbe violato i principi di trasparenza: tra la presentazione del bando e la sua scadenza sarebbero passati meno dei 30 giorni previsti dalla legge. L’autorità giudiziaria si è mossa: i carabinieri hanno trovato nel cantiere tre operai in nero, sospeso due delle cinque ditte a lavoro e sollevato sanzioni per 22mila euro. Ma l’intervento non era solo sull’aspetto contributivo e fiscale: anche gli uomini dell’Arma stanno verificando autorizzazioni e regolarità dell’appalto tra committente e imprese esecutrici.

Domattina, dunque, i tre ispettori del’assessorato regionale ai Beni culturali, si riuniranno per l’analisi del carteggio autorizzativo: “Verranno analizzati tutti i provvedimenti espressi dalla Soprintendenza anche in sede di commissione Centro storico di Ortigia, il bando, il progetto e eventuali varianti”, ha detto il dirigente generale del dipartimento Beni culturali. Sergio Alessandro. Che ha proseguito: “Si lavora sulle carte sinora, sugli atti compiuti. La finalità è quella di esprimerci sulla legittimità degli atti, anche sull’autorizzazione al bando dell’agenzia del Demanio, dove la Soprintendenza esprime il proprio parere. Confido nel lavoro dei colleghi: non si lavora con la pancia o sugli articoli dei giornali”. Sull’esito: “È possibile – ha concluso il dirigente generale – pure che domani, dall’analisi del carteggio, possano arrivare novità più o meno confortanti e quindi decisioni da prendere immediatamente, indipendentemente dal sopralluogo”. Altrimenti venerdì il sopralluogo a Siracusa. Sabato, infine, arriverà l’assessore Tusa.


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