Lavori allo stadio Massimino |La protesta del Calcio Catania - Live Sicilia

Lavori allo stadio Massimino |La protesta del Calcio Catania

La società del presidente Nino Pulvirenti (nella foto) avverte: "Riserviamo ogni azione per qualsiasi consequenziale danno in dipendenza della inidoneità del campo di gioco". LEGGI LA LETTERA INTEGRALE

I danni dopo il concerto di Ligabue
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CATANIA- A seguito dei gravi danni al manto erboso del “Massimino”, il Comune di Catania ha bloccato l’attività del Calcio Catania, delegando la realizzazione degli urgentissimi lavori di ripristino alla società “Musica e Suoni SNC”. Il Club rossoazzurro ha inviato una lettera di protesta indirizzata all’Amministrazione Comunale. Pubblichiamo integralmente il testo della missiva.

“Riteniamo riscontrare la Vostra lettera datata 23.06.2014 prot. n. 204408, sebbene a noi pervenuta per conoscenza ma a mezzo pec di data odierna, allo scopo di evidenziare la confliggenza tra quanto è dato leggere nella prefata comunicazione e la situazione in atto presso lo stadio Angelo Massimino.

Da quanto è dato rilevare dai rilievi fotografici eseguiti nella mattinata di oggi, infatti, i lavori prodromici al ripristino del manto erboso, appare che interessino esclusivamente la fascia di fondo campo lato curva sud limitata alla estensione di circa 800 mq.

E tanto è dato evincere dalla circostanza che la zona medesima risulta circoscritta da transenne allo scopo di precluderne l’accesso se non ai Vostri incaricati.

Tenuto conto che è assolutamente non conosciuta l’azienda all’oggetto da Voi incaricata, rileviamo tuttavia che si sta procedendo con la irrigazione, circostanza che si appaleserebbe in contrasto con l’intervento di rizollatura che deve non prescindibilmente eseguirsi in tempi rapidi necessitati dalle imminenti attività calcistiche della stagione sportiva 2014/2015.

Tanto del resto era stato già da noi sottolineato nella nostra nota trasmessaVi in data 20.6.2014 in uno all’allegata specifica delle opere di intervento da eseguire sull’intero campo di calcio necessitate dai danni causualmente connessi alla manifestazione dei giorni 11 e 12 giugno 2014 tenutasi presso l’impianto sportivo Angelo Massimino ed autorizzata dallo Spett.le Ente Comunale siccome comprovato dalla prefata lettera prot. 204408 del 23.06.2014 ove vengono esplicitamente richiamati impegni contrattuali di data 24 maggio 2014 ovviamente ignorati dalla scrivente società. Giacchè, con riferimento agli specifici rapporti e tenuto conto anche dell’atto del giorno 08.03.2013 definito tra Calcio Catania ed il Comune di Catania, nonché della diversa nota del 03.06.2014 prot. 179861 a firma del Dott. Roberto Marzà, qualsivoglia responsabilità sussiste in capo al Comune di Catania.

Ma è ancora singolare che la Spett.le Amministrazione Comunale alcun riscontro ha ritenuto dare alla lettera da noi inviata addì 20.06.2014 ove si esponeva la complessa situazione di degrado del campo e gli ingenti danni rinvenuti dopo lo svolgimento del concerto dei giorni 11 e 12 giugno 2014, considerato ancora di rilievo il comportamento inerte assunto dal Comune di Catania nonostante i parecchi giorni trascorsi dalla fine dell’evento autorizzato dall’Ente in indirizzo.

Tanto rassegnato, è chiaro che gli interventi manutentivi dovranno riguardare non solo la fascia di fondo campo lato curva sud, ma l’intero tappeto erboso che presenta ulteriori zone danneggiate in quanto che il campo nella sua totalità si presenta carente, sicchè solo gli interventi manutentivi idonei, se posti in essere tempestivamente si auspica permettano un rapido recupero.

Ciò posto, essendo acclarata la imprescindibilità della esecuzione di tutte le opere indicate in dettaglio nella relazione a firma della Evergreen s.n.c. di Patanè Alfio e C. s.n.c. a Voi trasmessa già in data 20.06.2014, è quanto mai ovvio che non solo non prenderemo in consegna il bene qualora l’intero manto erboso non venga integralmente ripristinato a regola d’arte siccome si trovava prima dell’espletamento dei concerti, ma riserviamo ogni azione per ogni consequenziale danno dovesse subire la scrivente società in dipendenza della inidoneità del campo di gioco”.


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