Lavoro nero e sicurezza, giro di vite a Palermo e provincia

Lavoro nero e sicurezza, giro di vite a Palermo e provincia

Elevate sanzioni amministrative e ammende per quasi 200mila euro
CARABINIERI
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PALERMO – Giro di vite dei carabinieri del nucleo tutela del lavoro a Palermo e provincia. Scoperti 13 lavoratori in nero e sospese 9 attività imprenditoriali. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di quasi 200mila euro nella prima metà di settembre.

I militari hanno controllato varie attività del capoluogo e dell’hinterland: da aziende agricole ed edili, a ristoranti e stabilimenti balneari. In 21 attività sono state riscontrate violazioni riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro e l’utilizzo di impianti di videosorveglianza per il controllo dei lavoratori a distanza privi della prevista autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.

Nel complesso sono stati identificati 109 lavoratori, di cui 13 risultati sprovvisti di contratto di assunzione; sono state sospese 9 attività per aver impiegato personale in nero nella misura pari o superiore al 10 per cento di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro o per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Comminate sanzioni amministrative pari a 82.704,30 euro e contestate ammende per 110.689,72 euro.

Dall’attività ispettiva emerge una maggiore sensibilità dei datori di lavoro a impiegare lavoratori che siano effettivamente assunti con un regolare contratto, la percentuale dei lavoratori “in nero”, infatti, è appena il 10% dei lavoratori complessivamente controllati, dato moderatamente positivo rispetto al trend del più recente passato. Di contro, questa attenzione non viene ancora riservata alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il plauso della Cisl di Palermo

“Il lavoro dei militari è fondamentale per il controllo del territorio soprattutto per quanto riguarda i fenomeni quali il lavoro nero e la violazione delle regole sulla sicurezza. Un plauso va ai carabinieri di Palermo, lo diciamo da tempo, solo liberando il mercato da queste irregolarità si mettono in sicurezza i lavoratori e si può imprimere un forte impulso allo sviluppo”.

Lo afferma la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami, commentando l’operazione condotta dai carabinieri del Nil. “E’ una battaglia che portiamo avanti da sempre e che bisogna condurre tutti insieme. Il lavoro nero è strettamente legato all’evasione contributiva e alla mancata applicazione di tutte le regole che assicurano la sicurezza nei luoghi di lavoro. Intensificare questi controlli è la via giusta, per frenare i due fenomeni, ma per intervenire anche sul tema del lavoro povero e sottopagato, che nel capoluogo siciliano riguarda ben il 30 per cento dei lavoratori, e che insieme al lavoro nero frena lo sviluppo” conclude Badami.

L’apprezzamento della Uil

La Uil Sicilia, guidata da Luisella Lionti, esprime il proprio plauso e apprezzamento nei confronti dei Carabinieri del Nil per l’importante attività di controllo svolta in diversi luoghi di lavoro del Palermitano. “Grazie a questi controlli mirati sono state scoperte significative violazioni delle norme di sicurezza e la presenza di lavoratori senza regolare contratto di assunzione. La tutela della salute, della sicurezza e dei diritti dei lavoratori è una priorità imprescindibile per la nostra organizzazione sindacale”, affermano i segretari Luisella Lionti e Ignazio Baudo, che continuano: “E’ necessario rafforzare la vigilanza e garantire che tutte le imprese rispettino la legge e il contratto collettivo nazionale di lavoro, attraverso verifiche e sanzioni. Le gravi inadempienze riscontrate ci portano a ribadire la necessità di incrementare gli organici ispettivi e uno scambio delle informazioni tra le banche dati disponibili per consentire così un’attività di coordinamento fra le diverse forze preposte alla verifica e al contrasto”.

Filca Cisl: “Bene repressione ma potenziare controlli”

“Il lavoro in nero è una piaga sociale che inficia fortemente il mercato del lavoro e soprattutto mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori e la scoperta da parte dei carabinieri di tredici lavoratori in nero e la sospensione di nove attività per irregolarità nella messa in sicurezza e mancato rispetto delle regole nei cantieri del palermitano è la dimostrazione che si continua a sottovalutare il rischio e soprattutto si registra la totale leggerezza degli imprenditori edili nei confronti dei propri lavoratori” .

Lo dicono in una nota congiunta il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca e il segretario provinciale della Filca Cisl Sicilia Palermo Trapani, Francesco Danese che aggiungono: “Nell’esprimere il nostro plauso ai carabinieri per l’ottimo lavoro svolto e nel riscontrare per fortuna che si registra una flessione di chi trasgredisce, ribadiamo con forza che bisogna potenziare i controlli e aumentare il numero degli ispettori in vista soprattutto dei tanti cantieri edili che verranno avviati con i fondi del Pnrr e che bei prossimi mesi entrano nel vivo della produzione. E rilanciamo la necessità di un protocollo di intesa con l’ispettorato e i nostri Rlst che, oltre ad essere fondamentali per sensibilizzare i lavoratori e le imprese sull’importanza dell’informazione e della formazione dei lavoratori nei cantieri, possono diventare, lavorando in sinergia con l’ispettorato, anche sentinelle strategiche per il rispetto delle norme su salute e sicurezza e in materia contributiva”.


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