Le amanti, Il Barbiere, Panorama | Luci della ribalta per Ragusa - Live Sicilia

Le amanti, Il Barbiere, Panorama | Luci della ribalta per Ragusa

Nella foto da sinistra: Clorinda Arezzo, Costanza e Vicky Di Quattro con il poster che annuncia la mostra

'La calunnia è un venticello', il programma di 'Panorama d'Italia', a cavallo tra storia e magia.

L’eleganza mozzafiato degli abiti di scena ha trasformato i foyer del teatro in un atelier d’alta classe, pensato per stupire e raccontare. L’innovazione intraprendente degli art glass, che aumentano il senso della realtà, catapulta anche i meno attenti nella dimensione dell’amore – con delusione annessa – che pervade i tre grandi compositori. La barbajata, caffè con cioccolata di cui Rossini andava matto, è il modo migliore per accogliere gli ospiti e metterli a proprio agio, trasformando un contesto così speciale in una forma di convivio in cui tutti ritrovano il proprio diritto di cittadinanza.

Gli abiti, gli art glass e la barbajata sono i tre elementi che abbiamo scelto per presentarvi “La calunnia è un venticello”, la mostra inaugurata ieri sera al Teatro di Donnafugata di Ragusa Ibla. Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi a misura d’uomo (o di donna, fate voi). Le loro avventure amorose, storie di sofferenza e d’inganno, si intrecciano al melodramma, alla grandezza del loro vissuto musicale. Dopo una lunga preparazione, che non fa altro che esaltare la magnificenza del risultato finale, le sorelle Vicky e Costanza Di Quattro portano in scena un’esposizione senza precedenti, unica nel suo genere, destinata a lasciare un’impronta: è gratuita e aperta ai visitatori fino al 28 dicembre.

Le due direttrici artistiche, assistite dalla bravissima Clorinda Arezzo, responsabile relazioni esterne del Donnafugata, hanno affidato l’apertura al professore Ezio Donato, che ha illustrato il ruolo del teatro nella società, e all’attore Pippo Pattavina, protagonista di uno sketch di rara ed elegante comicità . La prima stanza è dedicata a Rossini, il compositore de “Il barbiere di Siviglia”, la cui versione pocket andrà in scena dal 22 al 24 novembre in questo scrigno da 99 posti a sedere. La stanza è ricavata all’interno di un’altra stanza attraverso un gioco sopraffino di pannelli e trasparenze: “E’ come se stessimo dentro e fuori dal palcoscenico allo stesso tempo – annota Costanza Di Quattro -. All’interno di questo cerchio ci sono i racconti incentrati sulle sue relazioni amorose. Non siamo delle musicologhe e per questo volevamo concentrarci maggiormente sull’aspetto letterario”.

Dei tre compositori, Rossini è il più umano (e il meno complicato): sposa la soprano Isabella Colbran, la passione naufraga per via dell’amore sfrenato di lei per il gioco d’azzardo e il pesarese si lega in seconde nozze a Olympe Pélissier. Gli abiti sono in prestito dal Teatro Massimo di Palermo. Su un pannello, in loop, viene proiettata una pellicola de “Il barbiere di Siviglia” che la Rai nel 1986 girò fra Ibla e il Castello di Donnafugata: un pezzo d’autore.

Il giro virtuale con gli occhialini tridimensionali, che rendono tutto più frizzante, prosegue nella stanza accanto: quella di Vincenzo Bellini. E in modo particolare sulla chicca emozionale di questa esposizione: lo spartito originario di “Montecchi e Capuleti”, nella prima stesura dell’autore catanese, passata alla storia come la “pagina perduta”. Bellini slega la sua esperienza amorosa fra Maddalena Fumaroli (rinnegata a un passo dall’altare) e Maria Malibrand. Della cantante lirica francese è presente anche una stola che fa parte della collezione privata di Gabriele Arezzo di Treffiletti. A pochi passi le scarpe di Giuditta Pasta, grande interprete della Norma. Gli abiti di scena, in questo caso, arrivano dal Teatro Bellini di Catania.

L’Accademia della Scala di Milano, invece, contribuisce con quattro costumi d’autore – realizzati con impeccabile dovizia di particolari sulla base di precisi bozzetti d’epoca – all’allestimento della stanza dedicata a Giuseppe Verdi. Il matrimonio con Giuseppina Strepponi e l’attrazione (se fisica o platonica, non è dato sapersi) nei confronti di Teresa Stolz, interprete dell’Aida e sua musa ispiratrice, sono i momenti di cronaca mondana più noti per l’autore del Nabucco. Alla fine della visita, per lasciare un sorriso in eredità, c’è anche un quiz per capire la preparazione dei visitatori e, senza prendersi affatto sul serio, quanto c’è di melodrammatico in ognuno di loro.

“La calunnia è un venticello” è la punta di diamante di una stagione teatrale che, come già ribadito, dal 22 al 24 novembre potrà osservare il suo zenit: grazie alla collaborazione fra il Teatro Donnafugata e l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, andrà in scena una versione rivisitata de “Il barbiere di Siviglia”. La rappresentazione, e la magica location in cui verrà ospitata, entrano di diritto nel programma di “Panorama d’Italia”, il tour lanciato da uno dei più importanti magazine italiani, che vivrà da mercoledì a sabato prossimi la sua ultima tappa a Ragusa. Il capoluogo ibleo – con il teatro, ma anche con incontri, seminari, showcooking – diventa capitale della cultura per una settimana. Un evento storico.

Ospiti di prestigio, lezioni d’arte, concorsi d’idee per dare lustro alla provincia più a sud del nostro Paese. Giovedì 23 novembre il Teatro Tenda ospiterà “Le mini olimpiadi di allenarsi per il futuro” con la partecipazione di Moreno Torricelli (campione di calcio), Mara Santangelo (tennis) e Rachele Sangiuliano (volley); lo stesso giorno, alla Camera di Commercio, si terrà un dibattito sulle start-up, che culminerà con la premiazione del concorso “Eureka: l’idea diventa impresa” indetto proprio da Panorama; alle 19.30 toccherà a Vittorio Sgarbi illustrare “I tesori nascosti di Ragusa” con una lezione al duomo di San Giorgio. Venerdì 24 ci sarà spazio, fra le altre cose, per uno showcooking con lo chef Giovanni Galesi, per i grandi eventi della scienza spiegati da Focus e per live performance di Roy Paci. Sabato 25, infine, presso l’auditorium Vincenzo Ferrari verrà presentata la ricerca “Sicilia, una regione allo specchio”, con una delle prime uscite pubbliche del nuovo governatore Nello Musumeci.

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