Le Iene: malati uccisi in ambulanza |Biancavilla, indagano i carabinieri - Live Sicilia

Le Iene: malati uccisi in ambulanza |Biancavilla, indagano i carabinieri

I militari avrebbero sequestrato in queste ore all'ospedale di Biancavilla alcune cartelle cliniche. tutto partirebbe dalle rivelazioni di un testimone di giustizia.

l'organizzazione criminale
di
2 min di lettura

BIANCAVILLA – Il paesino di cui Le Iene non fanno il nome è Biancavilla. La notizia apparsa ieri su Biancavilla Oggi che riprende il servizio della trasmissione di Italia 1 andato in onda lo scorso 21 maggio – seguito poi da un approfondimento del 25 maggio – è confermata dai Carabinieri di Paternò che, ben prima della trasmissione Mediaset avevano avviato le indagini in relazione alle morti sospette all’interno delle ambulanze.

Qui, secondo quanto ricostruito da Roberta Rei, in seguito a testimonianze dirette, alcuni addetti al trasporto dei malati avrebbero praticato delle iniezioni di aria nei pazienti gravemente malati e in fase terminale, dimessi dall’ospedale per provocarne il decesso prima del tempo e poter così guadagnare sul funerale.

Una storia “incredibile”, come la definisce la giornalista del Le Iene, che intervista alcuni testimoni che denunciano le atrocità che si sarebbero perpetuate negli anni all’interno dei mezzi di soccorso dove, secondo le ricostruzioni della trasmissione di Italia 1, un barelliere, sempre lo stesso, avrebbe prelevato il paziente e poi, una volta all’interno dell’ambulanza, avrebbe iniettato l’aria. Lo stato terminale dei malati avrebbe allontanato i sospetti da parte delle famiglie delle vittime, permettendo così all’organizzazione di poter andare avanti.

Tutto sarebbe avvenuto per motivi economici, per trattare con le agenzie funebri – probabilmente conniventi – il funerale e ottenere altri compensi e non l’offerta libera – di 30, 40, 50 euro, racconta il testimone – nel caso dell’arrivo del paziente vivo. Tutto confermato da un altro testimone oculare che parla di “cose orribili”. I Carabinieri della Compagnia di Paternò avrebbero sequestrato in queste ore all’ospedale di Biancavilla alcune cartelle cliniche.

AGGIORNAMENTO: La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per omicidio sulla denuncia di un collaboratore di giustizia che ha accusato un barelliere di un’ambulanza di avere iniettato dell’aria nelle vene di malati terminali per accelerarne il decesso. Lo scopo
sarebbe stato quello di guadagnare sull’intervento di agenzie di onoranza funebri ‘amiche’. Il decesso avveniva durante il trasporto dall’ospedale di Biancavilla a casa dei pazienti dimessi perché in fin di vita. I casi sarebbero iniziati nel 2012. Le prime rivelazioni il
‘pentito’ le aveva fatte in un’intervista a ‘Le Iene’ e poi si era recato in Procura per riferire dei fatti a sua conoscenza. Carabinieri della compagnia di Paternò, su delega dei magistrati della Dda etnea, hanno acquisito cartelle cliniche nell’ospedale. Dalla Procura di
Catania si sottolinea che “l’inchiesta è seria”, ma che le dichiarazioni del collaboratore “saranno sottoposte alle verifiche che il caso
richiede”.  

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI