PALERMO – “Renzi in Sicilia: risposte concrete per la Sicilia che produce o semplice passerella elettorale?”. È questa la domanda che, alla vigilia della visita nell’Isola, pongono al premier le associazioni di categoria aderenti al “Tavolo permanente regionale per la crescita e lo sviluppo” (Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Coldiretti, Confcooperative, Confesecenti, Confindustria, Legacoop).
Le imprese sono pronte a scrivere una lettera al presidente del Consiglio chiedendogli di assicurare che le risorse della programmazione Ue 2014-2020 siano impiegate per creare crescita economica e sviluppo.
Cinque sono le priorità. Le associazioni di categoria chiedono di potenziare il sistema infrastrutturale e di rilanciare il lavoro tramite un piano straordinario che punti a sostenere l’occupazione nelle imprese. Sul fronte del credito, si chiede che le risorse europee confluiscano nei fondi di rotazione di settore. Prioritario, inoltre, è approvare la deroga al patto di stabilità relativamente agli investimenti al fine di velocizzare il meccanismo di spesa. Infine, le associazioni di categoria lanciano l’allarme sul rischio default della Regione siciliana e pertanto chiedono un confronto serrato tra governo regionale e quello nazionale per affrontare la questione finanziaria ed evitare così il crac.
«Chiediamo al presidente Renzi – dice il coordinatore del Tavolo permanente, Filippo Ribisi, – di avere il coraggio di trasformare la Sicilia da terra di frontiera vocata solo all’accoglienza degli immigrati a vero ponte tra l’Europa e i paesi del Mediterraneo».