Le intercettazioni in carcere: |"Quello dentro aveva l'arsenale" - Live Sicilia

Le intercettazioni in carcere: |”Quello dentro aveva l’arsenale”

Roberto Savasta, arrestato nel blitz Km 0, parla con la madre in carcere durante un colloquio e pretende il mantenimento.

CATANIA – “Quello dentro aveva l’arsenale… che facevo sono tornato indietro e mi sono fatto arrestare… A parlare è Roberto Savasta durante un colloquio in carcere. E’ la scorsa primavera e il pusher, coinvolto nel blitz di questa mattina Km 0, racconta alla madre i retroscena del suo arresto durante un’operazione dei carabinieri.

Le intercettazioni, contenute nella lunga ordinanza firmata dal Gip Pietro Currò permettono di ricostruire la struttura criminale del gruppo di spaccio e soprattutto i ruoli dei componenti. Savasta si sarebbe fatto arrestare per non permettere ai militari di scoprire un arsenale nascosto da un suo sodale e quindi di non far scattare le manette anche a lui. Insomma i rischi del mestiere.  (“Quello mi stava aprendo la porta…. Tun tun tun … Guardo… – racconta alla madre – mi affaccio dalle scale e vedo là sotto, al piano di sotto, il carabiniere che stava salendo,,, al piano sotto di me… quello stava aprendo la porta. Sono tornato indietro…[…])

Savasta sottolinea che il suo “sacrificio” merita di avere una ricompensa. Alla madre dice chiaramente che deve andare in viale Biagio Pecorino a chiedere quanto gli spetta. Roberto Savasta fa i nomi: “Gabriele” (che per gli inquirenti è il responsabile Gabriele Strazzeri, arrestato oggi) oppure “Vito” (indicato come Vito Gardali, anche lui coinvolto nel blitz). “Gabriele, l’hai capito?”, dice alla madre: “O allora a Bio… La giornata che è di 100 euro, no 50 euro…”.  Una precisazione importante, che per gli inquirenti indica l’ammontare di quanto gli è dovuto per il mantenimento. Ad un certo punto Savasta invita la madre ad essere prudente per poter ottenere il denaro: Tu non fai altro che litigare. Invece di sistemare le cose e portare soldi”. Anche se poi il detenuto sbotta: “E appena ti dicono che soldi non ce ne sono più… gli dici: ‘no, allora se vi fa qualche chiamata gli sbirri siete voi, non è mio figlio… che li abbandonate in galera…”. E le suggerisce in caso di problemi di dire: “Gli dicevate che lo mantenevate, 50 euro a settimana ‘. Si vendono tutti in quel palazzo…”. La madre ad un certo punto pare rassicurare il figlio. Uno del gruppo l’avrebbe contattata dicendole: “…può parlare con il principale… ci facciamo sentire noi signora, per il lavoro dì Roberto…”;

Savasta capisce poi di aver parlato troppo. E avverte: “Già qua mi hai fatto prendere un blitz…, qua mi hai fatto prendere! […] Già hanno registrato tutto! Ancora non l’hai capito? […] Allora non l’hai capito che ci sono le cimici qua…”. Mai frase fu più profetica.

 

 


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