Il mantenimento dopo l'arresto: |"Ti devono dare 100 euro..." - Live Sicilia

Il mantenimento dopo l’arresto: |”Ti devono dare 100 euro…”

Le cimici in carcere.

Le carte dell'inchiesta Km 0
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CATANIA – In caso di arresto la paga per il mantenimento sarebbe stata 100 euro alla settimana. Una sorta di clausola contrattuale che i vari pusher avrebbero avuto con il responsabile del gruppo di spaccio di viale Biagio Pecorino (via a confine tra San Giorgio e Librino) che oggi è stato decapitato attraverso il blitz Km 0. Un dettaglio che emerge da alcune intercettazioni che sono scattate a seguito di alcuni arresti eseguiti nel corso dell’indagine dei carabinieri che ha coperto un periodo che va da gennaio a luglio dello scorso anno.


A parlare è Agatino Salvatore Ternullo (arrestato nel blitz di oggi dai carabinieri) durante il colloquio in carcere con la compagna avvenuto a maggio del 2016. La donna si sfoga con il partner delle grosse difficoltà economiche. Ternullo la esorta ad andare a bussare al palazzo di viale Biagio Pecorino, ma la convivente racconta di essere stata derisa. Il Gip Currò nell’ordinanza descrive in maniera plastica quello che immortalano le intercettazioni audio. La compagna dell’indagato non nasconde il suo disprezzo nei confronti dei suoi responsabili. Ma i problemi finanziari l’avrebbero vista costretta a rivolgersi a “quelle determinate persone”, scrive il Gip, per farsi consegnare 500 euro per pagare l’avvocato.

L’indagato insiste con la donna che deve battere cassa: “Ti devi prendere i soldi! …(batte il pugno sul tavolo)… perché a me mi hanno arrestato per loro!”. E aggiunge: “Ti devi andare a prendere i soldi di questa settimana. Ti devono dare 100 euro a settimana! Hai capito?”. Insiste Tornello rivolgendosi alla compagna: “Ormai loro mi devono campare, fino a quando esco. Esco con gli arresti? Mi devono campare con gli arresti, hai capito?”

Il tatuaggio dell'indagato

La compagna non nasconde il disprezzo per quel mondo e con rabbia spera che Salvatore un giorno possa liberarsi dalle catene. Non nasconde la sua amarezza quando afferma: “e appena esci ti devi coprire questa merda..!…(la donna indica l’avambraccio dove ha un tatuaggio con scritto Gabriele, come si vede nella foto)… hai capito!! Ora sono due che te ne devi coprire, no uno…! Così ha voglia di dirmi mi hai fatto scrivere papà…”; ed ancora: “Vedi a chi ti sei tatuato…! A uno che, gli dicevo prendimi la borsa e il giubbotto di mio marito..? Prende e rideva con i suoi amici ad un quarto d’ora che ti avevano arrestato. Vedi che cessi…!! Io te l’ho sempre detto, non ti fidare…”.

Gli inquirenti ipotizzano che l’indagato possa aver tatuato sul braccio il nome del responsabile del gruppo di spaccio (“un segnale di sottomissione nei confronti del leader”, si legge nell’ordinanza). Gabriele Strazzeri, infatti, secondo le ricostruzioni degli investigatori, avrebbe il ruolo di organizzatore della piazza. Vertice conquistato grazie alla fiducia e al legame con l’uomo d’onore Rosario Lombardo.

Tornello racconta alla compagna poi di aver mandato un messaggio proprio a Gabriele. “Gli ho detto: ‘mio compare, se devo morire per te, devi morire anche tu per me. Perché se no, me ne vado a lavorare!”; ed ancora: “Mio compare, la mia famiglia è come se fosse la tua, gli ho detto… quando succede qualche cosa… mettiti a disposizione, perché altrimenti appena esco…”.


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