Sirigu 6,5 – Subisce senza colpe il gol del Cesena, causato piuttosto da una dormita generale dei suoi difensori. Nel primo tempo non viene impegnato più di tanto, fatta eccezione per un pericoloso tiro da breve distanza di Appiah che l’estremo difensore rosanero riesce a respingere deviando la palla in corner. Nel seconda frazione compie un vero miracolo su Parolo lasciato pericolosamente solo in area.
Cassani 6 – Il terzino azzurro gioca una partita di gran sacrificio. Corre tanto, come sempre, e cerca di impostare l’azione, trovando soluzioni pregevoli, anche quando farlo sembra difficilissimo. Ogni tanto si intestardisce su palloni impossibili, facendo innervosire compagni e tifosi.
Munoz 5,5 – Gioca una partita in chiaro scuro. Alterna momenti di grande lucidità, proponendosi anche in avanti, a momenti di affanno. Parte delle responsabilità sul pareggio dei padroni di casa sono sue, quando viene sorpreso e anticipato da Bogdani.
Bovo 5,5 – La performance del difensore romano è lo specchio di quella dell’intera difesa: distratto in più occasioni, stenta a dare slancio all’azione pagando, con la complicità di un campo pesantissimo, un’eccessiva lentezza nelle ripartenze.
Balzaretti 6,5 – Il terzino torinese, reduce dalla prima convocazione in nazionale, conferma anche contro il Cesena di aver meritato la maglia azzurra. Le sue discese lungo la fascia sono belle da vedere, e utili per la costruzione del gioco. Proprio da una di queste, infatti, nasce l’assist per Ilicic che realizza l’iniziale vantaggio rosanero.
Migliaccio 6 – Il centrocampista napoletano gioca la solita gara: sempre primo di testa, il suo impegno serve sempre in un campo che lascia poco spazio alla tecnica individuale.
Bacinovic 5,5 – Inizia bene, ma nel corso della partita si va spegnendo progressivamente arrivando a perdere palloni che possono diventare pericolose ripartenze avversarie. Nella ripresa si fa male, e Rossi decide di sostituirlo.
Nocerino 6 – Prestazione altalenante. Talvolta è in grado di servire con precisione chirurgica i compagni, mettendoli a tu per tu con il portiere avversario, talvolta è capace di rimediare disattenzioni che possono costare care.
Ilicic 7 – Lo sloveno è una straordinaria realtà del Palermo. Corre, ci prova da ogni posizione, trova un bel gol di tacco, impegna Antonioli in più occasioni, si smarca con giochi di prestigio. In qualche occasione dovrebbe cercare maggiormente i suoi compagni senza sparare il pallone alle stelle.
Pastore 6,5 – Su un calciatore “normale” la lunga trasferta affrontata per giocare l’amichevole di lusso tra Argentina e Brasile avrebbe influito in maniera evidente. In realtà Pastore anche oggi regala bellissime giocate, sacrificandosi soprattutto per la squadra, segno che il flaco sta crescendo e maturando. La stanchezza si fa sentire inevitabilmente verso la fine, quando Rossi decide di richiamarlo in panca.
Miccoli 7 – Nel primo tempo la “piscina” del Manuzzi non consente al trequartista salentino, lontano ancora dalla forma migliore, di esprimere appieno le sue principali caratteristiche di esplosività e fantasia. Nei primi 45 minuti quindi si vede poco, un paio di colpi di testa che non impensieriscono più di tanto Antonioli, lasciando l’impostazione del gioco ai suoi compagni di reparto. Nella ripresa, prima di lasciar posto a Maccarone, la sua gioia può esplodere grazie al gran gol siglato di destro al volo.
Maccarone 5,5 – Big Mac chiede a Rossi maggior fiducia, e il tecnico rosanero gliel’accorda facendogli giocare quasi tutto il secondo tempo. Il giocatore piemontese però si vede poco e niente restando mezz’ora nel limbo di un anonimo attacco che sembra distante anni luce da quello che era il suo regno fino alla passata stagione.
Goian – S. V.
Rigoni – S. V.