L'Aiccre e le politiche forestali: | "Manca una regia unica" - Live Sicilia

L’Aiccre e le politiche forestali: | “Manca una regia unica”

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La Regione Siciliana investe in materia di politiche forestali circa 470 milioni di euro annui, di cui 330 destinati alla forestazione. A questi si aggiungono oltre 600 milioni di euro stanziati negli ultimi quattro anni tramite i fondi Fas. Eppure continua a mancare una regia unica nella gestione del bene forestale. A tracciare il quadro degli investimenti in materia è stato stamattina, in occasione del convegno organizzato dall’Aiccre Sicilia a Villa Malfitano, Alessandro Hoffmann,docente di politica agraria e forestale dell’Università degli Studi di Palermo e autore del libro “Il Bosco Racconta – linee di politica delle risorse forestali”. Ad aprire i lavori è stato il segretario generale dell’Aiccre Sicilia, Giovanni Rosciglione, che ha sottolineato come, a dispetto di quello che possa lasciare intendere il titolo, “il libro di Hoffmann non è destinato ai bambini, ma propone approfondite analisi e puntuali proposte sulla ricchezza delle politiche forestali”. Quindi Angelo Dimarca, responsabile del dipartimento conservazione della natura di Legambiente Sicilia, ha affermato: “Quello di Hoffmann è il primo volume ad occuparsi di politiche forestali e trovo che sia un lavoro fondamentale per l’analisi che fa tanto della crisi finanziaria che sta attraversando l’azienda forestale siciliana quanto dell’evoluzione normativa in materia forestale”. Aspetto, quest’ultimo, sul quale si è soffermato anche Tommaso La Mantia, docente delDipartimento di colture arboree dell’Università degli studi di Palermo, che ha evidenziato come sia diffic ile rintracciare i riferimenti normativi in materia di politiche forestali da fornire agli studenti. Al dibattito, moderato dal giornalista del Sole 24 Ore, Giacomo Di Girolamo, sono intervenuti anche l’assessore comunale Francesca Grisafi, che ha portato i saluti del sindaco Diego Cammarata; Francesca De Luca, dirigente dell’Azienda foreste demaniali, che ha ammesso la mancanza di vere e proprie politiche forestali, nonché di una regia unica nella gestione del bene forestale; Giuseppe Barbera, docente del Dipartimento di colture arboree, che ha sottolineato come nei vent’anni di esistenza del corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali, gli allievi formati dalla facoltà non abbiano trovato alcuna occupazione all’interno delle aziende forestali siciliane.
Di buon utilizzo dei fondi comunitari in materia ambientale ha parlato l’eurodeputato Giovanni La Via: “La macchina forestale regionale conta ad oggi 30.000 lavoratori, bisogna utilizzare queste risorse partendo dalla necessità di ampliare la superficie boscosa”. La Via ha inoltre ricordato il disastro di Giampilieri, sottolineando l’importanza delle politiche a tutela dell’ambiente: “Senza i boschi la montagna viene giù e travolge tutto quello che incontra. Ricominciare a parlare di politiche forestali non è soltanto utile, ma indispensabile”.
Un’ultima proposta, infine, è arrivata da Giuseppe Giaimi, presidente del Comitato promotore del Parco dei Peloritani che ha sottolineato la necessità di una legislazione che difenda l’ambiente nel suo complesso.


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