PALERMO – Una giornata interlocutoria, per riprendere fiato, per capire quale energie restano per affrontare l’ultimo weekend di Giro d’Italia. La Molveno-Cassano D’Adda, diciasettesima tappa dopo il trittico terribile di montagna, era l’occasione per vedere finalmente qualche giovane velocista italiano all’opera dopo i ritiri di Greipel e Kittel che avevano cannibalizzato tutti gli arrivi in volata. Invece la corsa rosa non smette di parlare tedesco nemmeno oggi e Robert Kluge della Iam con un’azione da finisseur nell’ultimo km di gara riesce a beffare Pozzato e velocisti.
Un finale di gara che poteva trasformarsi in un affare per sei corridori, con Oss, Zhupa, Brutt, Bak, Konovalovas e Belko, che a 23 km dall’arrivo coalizzandosi hanno provato a mettere in difficoltà il gruppo che fino a 2 km dal traguardo non aveva ancora ricucito il margine. Merito ancor prima ad Oss (Bmc), Zhupa (Wilier-Southeast) e Brutt (Tinkoff) che dopo appena 2 km dall’inizio della tappa avevano dato il via alla loro coraggiosa fuga.
Tappa tranquilla per gli uomini di classifica, con la maglia rosa Kruijswijk che si è visto tirare con i suoi compagni di squadra in qualche occasione così come Valverde con la sua Movistar. Occhi puntati invece su Vincenzo Nibali che dopo il crollo di ieri ad Andalo ha monitorato la sua reazione in gara per comprendere i motivi della sua prestazione più che opaca. Al termine della tappa odierna il messinese ha commentato poi così a caldo il suo momento: “Non ho corso secondo i miei standard normali – ha amesso lo Squalo ai microfoni di Rai Sport – e quindi vedremo la condizione nelle tappe di montagna. Domani farò dei controlli ma semplicemente per una routine nella nostra squadra”.
