"Lega, governo Schifani e a Catania: Sudano sindaco" - Live Sicilia

“Lega, governo Schifani e a Catania: Sudano sindaco”

L'assessore Turano a tutto campo sulle amministrative e sulla giunta regionale
L'INTERVISTA
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3 min di lettura

PALERMO – La Lega, il governo Schifani e le amministrative. L’assessore regionale Mimmo Turano fa il punto sulla politica siciliana e si lascia andare a qualche previsione. 

Assessore Turano partiamo dalla Regione, la maggioranza di Schifani tiene?

Certo e la sessione finanziaria in Assemblea regionale ne è stata la prova. Credo che un merito particolare vada dato al Presidente Schifani a cui va riconosciuta anche la dote umana e politica di saper coniugare risolutezza nelle decisioni e capacità di ascolto.

Andiamo al sodo. Parliamo della Lega. Lei ci può aiutare a mettere un po’ di ordine? Che succede nel partito regionale?

Succede cioè che capita in tutti i partiti dopo le elezioni: i risultati elettorali regionali e nazionali e la conseguente formazione dei governi a Palermo e a Roma impongono valutazioni e scelte. E la Lega che è un partito solido non credo possa sottrarsi a questa dinamica autenticamente politica.

Minardo gode della sua fiducia? Non lo vede in disparte dopo l’ascesa di Sammartino e Sudano?

Io sono un grande amico del papà di Nino Minardo, faccia lei…per il resto mi limito ai fatti: Minardo è stato eletto Presidente della Commissione Difesa di Montecitorio e da quello che leggo è molto attivo e impegnato. Luca Sammartino e Valeria Sudano oltre ad avere consenso personale hanno una capacità di aggregazione notevole, come hanno dimostrato le liste che abbiamo costruito insieme per le regionali, e si sono giustamente ritagliati uno spazio importante nella Lega e nel quadro politico regionale. L’unica cosa che posso rimproverare a tutti è che sono più giovani di me.

A proposito, a Catania fate sul serio? Chi dirà l’ultima parola sul candidato sindaco? 

Chi dirà l’ultima parola non lo so ma secondo me è stata già detta. Poi non mi faccia esporre, l’ultima volta sulle pagine di questo giornale ho lanciato la candidatura di Roberto Lagalla a sindaco di Palermo: ho azzeccato ma mi è costato anche qualche rapporto personale. Stavolta spero di non commettere l’errore di perdere qualche amico e di festeggiare l’elezione di Valeria Sudano a sindaco di Catania. 

E nella sua Trapani? Appoggerà il sindaco uscente del Pd con cui siede in giunta?

A Trapani ho 3 certezze, e lo dico da profondo conoscitore della politica: la prima, che il Pd  è  contro Tranchida, la seconda che il sindaco uscente farà  una aggregazione di sole liste civiche.  La terza, che in prospettiva  tra cinque anni lavorerò al dopo Tranchida individuando magari una donna candidata a sindaco.

Assessore, senza fare rumore la ritroviamo per la prima volta nella classifica dei 100 potenti siciliani stilata da I Love Sicilia. Che effetto le fa?

Ma dai… in Sicilia i davvero potenti sono al massimo i primi venti ed io sono ventunesimo. Quindi non lo sono. Per il resto mi accontento di essere stato il primo degli eletti nella mia lista.

Nodo formazione professionale. I sindacati temono di perdere il treno da 40 milioni legato alla graduatoria dell’avviso 8. E’ così?’

È una preoccupazione  infondata manifestata da alcune associazioni degli di enti formazione professionale operanti in Sicilia. Da una recente ricognizione degli uffici è emerso che le risorse libere sull’Avviso 8 ammontano a circa 3,5 milioni sulle quali rifletteremo alla luce di alcuni elementi ben precisi come l’andamento della certificazione e il fatto che l’Avviso in questione non preveda uno scorrimento automatico dei corsi ammissibili e non finanziabili. Per il resto la parola d’ordine è non perdere risorse e spenderle bene e secondo le regole.


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