Open Arms, Lega in piazza a Palermo: big e giovani fan di Salvini

Lega in piazza a Palermo per Salvini, tra big e giovani fan ‘pro Matteo’

Il processo in aula bunker, la manifestazione a piazza Politeama

PALERMO – Il più sfuggente di tutti è il ministro per l’Economia Giancarlo Giorgetti: “Sono qui perché allora ero al governo con Salvini e perché sono anche io della Lega, quindi mi sembra assolutamente normale…”. Parole pronunciate cercando di dribblare i cronisti e, probabilmente, anche le domande sulla manovra. Nel giorno in cui Giulia Bongiorno sferra la controffensiva dibattimentale nella partita contro la procura di Palermo al processo Open Arms, la Lega scende armi e bagagli in Sicilia per manifestare solidarietà al suo leader.

‘Quota cento’

Giorgetti, dopo la battuta concessa ai cronisti, preferisce rimanere in disparte all’interno di un ristorante mentre da due altoparlanti viene diffusa l’arringa di Bongiorno. All’esterno la quota di cento parlamentari leghisti annunciata alla vigilia probabilmente non viene raggiunta, tuttavia si aggregano anche i dirigenti e qualche simpatizzante del Carroccio.

Quattro ministri in piazza

Il partito, però, ha mobilitato l’artiglieria pesante per fare sentire la propria vicinanza a Salvini. Oltre a Giorgetti arrivano i colleghi di governo Alessandra Locatelli, Roberto Calderoli e Giuseppe Valditara. In giro per la città è un fiorire di auto blu e sirene. “È vergognoso che i ministri scendano in piazza contro la magistratura”, è l’attacco della segretaria del Pd Elly Schlein.

I giovani fan di Matteo

Nella piazza di Palermo, con poche bandiere sventolanti, a manifestare la solidarietà al proprio leader imputato al processo Open Arms ci sono anche un 14enne e un 18enne. Entrambi indossano la maglietta nera con il volto del vice premier, la stessa portata sotto la giacca da Calderoli e indossata da Locatelli, ma non dai colleghi di governo Giorgetti e Valditara: “Colpevole di aver difeso l’Italia”, si legge sulle t-shirt realizzate in stile vecchio West.

“Ha fatto bene a difendere i confini”

“Sono qui per supportare Matteo Salvini, penso che difendere i confini italiani non sia un reato ma un diritto del cittadini – dice il primo -. Salvini ha fatto bene a difendere i confini, sono qui per provare a incontrarlo, io sono con la Lega”. Per il 18enne, liceale che frequenta lo Scientifico e sogna di diventare un cardio-chirurgo, “è giusto salvare i migranti, ma non tutti”. E ancora: “Perché proprio l’Italia deve salvarli? Ci sono molti paesi europei. Alcuni vengono qui non per cercare lavoro ma per prendere magari il reddito di cittadinanza e fregarsene di tutto”.


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