PALERMO – L’assessore regionale all’Energia e Rifiuti Nicolò Marino ha attaccato duramente Confindustria e Legambiente, “rei” di aver tentato di ostacolare la conversione in legge del decreto Monti che sancisce lo stato di emergenza rifiuti per Palermo e per gli impianti siciliani. Ecco la risposta di Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia,
“La Legambiente in questi anni ha sempre cercato di contribuire all’avvio di una vera gestione integrata dei rifiuti, al contrario i governi che si sono succeduti, hanno costruito un sistema che ha prodotto il disastro con il quale oggi ci stiamo confrontando. La commissione bicamerale d’inchiesta sui rifiuti, presieduta dall’avvocato Pecorella, ha concluso i suoi lavori denunciando che le dichiarazioni di emergenza sono state dal 1999 lo strumento per ‘questa gestione criminale’. In Sicilia, come in tutte le altre parti, non solo non hanno mai risolto i problemi, ma anzi li hanno aggravati. La Sicilia è dotata dal 2010 di una legge di riforma del sistema dei rifiuti e dal 2012 di un un nuovo piano di gestione approvato dal Ministero dell’ambiente e da noi fortemente sostenuto. L’assessore Marino e il governo Crocetta, se ne hanno le capacità, hanno quindi tutti gli strumenti per gestire in via ordinaria l’intero sistema della gestione integrata dei rifiuti, come avviene nelle migliori regioni italiane. Questo – conclude Fontana – dovrebbe fare la buona politica, piuttosto che cercare scorciatoie come le emergenze e le gestioni commissariali”.