Legge di Bilancio, sono 91 gli articoli: aumento per le sigarette, confermata l'opzione donna - Live Sicilia

Legge di Bilancio, sono 91 gli articoli: aumento per le sigarette, confermata l’opzione donna

Cresce la pensione minima e l'Iva sugli assorbenti

Diventano 91 gli articoli della legge di Bilancio del governo Meloni, che dovrà essere varata dal Parlamento che dovrebbe riceverla entro la fine della settimana. Si varia dalla spesa per la sanità, alle pensioni, passando per la Pubblica Amministrazione.

Il testo parte con la conferma dello stanziamento di 600 milioni per rifinanziare la Carta “Dedicata a te”, quella per gli acquisti di beni di prima necessità. Ma contiene anche novità, mentre il “tesoretto” per le modifiche parlamentari è indicato in 200 milioni (sui circa 24 miliardi di valore della Finanziaria).

Prodotti per l’infanzia e tampon tax al 10%

I prodotti per l’infanzia e la cosiddetta tampon tax non avrà più l’Iva al 5%: la bozza della manovra prevede che latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all’Iva al 10%. Confermato il congelamento per altri sei mesi, fino a fine giugno, di plastic e sugar tax. Le due imposte, introdotte con la manovra per il 2020 e mai entrate in vigore, dovrebbero quindi scattare dal 1 luglio 2024, salvo ulteriori interventi.

Arriva l’incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ma è destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40.000 euro. Lo prevede una bozza della manovra. E’ “elevato a 2.100 euro” l’incremento introdotto nel 2020 che ha innalzato da 1.500 euro a un massimo di 3.000 euro l’attuale beneficio.

Turismo, torna il bonus per il lavoro notturno e il festivo

I lavoratori del turismo riceveranno per il primo semestre del 2024 un bonus per il lavoro notturno e nei giorni festivi. Per il periodo dal primo gennaio 2024 al 30 giugno 2024 ai lavoratori del turismo, compresi gli stabilimenti termali, viene riconosciuto un “trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde” corrisposte per il lavoro notturno e prestazioni di lavoro straordinario effettuato nei giorni festivi. La misura si applica ai lavoratori titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore, nel periodo d’imposta 2023, a 40mila euro.

PA, 3 miliardi nel 2024, 5 nel 2025

Nuove risorse pari a 8 miliardi, che saranno suddivisi per due anni. La bozza prevede che gli oneri a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva vengano incrementati di 3 miliardi per il 2024 e 5 miliardi per il 2025. Inoltre dal primo gennaio 2024 l’anticipo da erogare è incrementato di 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale. Tale importo incrementale, per l’anno 2024, è scomputato per il personale a tempo indeterminato che lo ha già percepito nel 2023.

Aumenta l’importo minimo per l’anticipo della pensione

Per i lavoratori che hanno iniziato a versare contributi dal 1996 sale l’importo minimo maturato necessario per poter accedere alla pensione tre anni prima dell’età di vecchiaia. La soglia a fronte di almeno 20 anni di contributi versati sale da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale. In pratica, secondo i valori riferiti al 2023 da 1.409 euro a 1.660. Salta invece il limite di 1,5 volte l’assegno sociale per l’accesso alla pensione a 67 anni una volta raggiunti i 20 anni di contributi. Basterà avere raggiunto l’importo dell’assegno sociale (503,27 euro nel 2023).

Dal 2025 potrebbero non bastare più 42 anni e 10 mesi di contributi oltre ai tre mesi di finestra mobile per l’accesso alla pensione anticipata indipendentemente dall’età (41 e 10 mesi per le donne): secondo la bozza della manovra viene anticipato dalla fine del 2026 alla fine del 2024 il periodo nel quale non sono previsti adeguamenti alla speranza di vita. Quindi nel 2025 anche questo canale di pensionamento sarà legato all’aspettativa di vita.

Cambia la tax credit per il cinema, è al 40% ma può scendere

Cambia la tax credit per il cinema: la percentuale di spesa su cui applicare l’agevolazione per le opere cinematografiche è al 40% ma l’aliquota può scendere. L’articolo prevede che possa essere rimodulata “per esigenze di bilancio o “in relazione alle dimensioni di impresa o gruppi di imprese” nonché “in relazione a determinati costi eleggibili o soglie di costo eleggibile, ferma rimanendo la misura massima del 40 per cento”.

600 milioni per la carta ‘Dedicata a te’

Nuove risorse saranno destinate alla carta ‘Dedicata a te’. Il fondo destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità per chi ha un Isee pari o inferiore a 15.000 euro, viene rifinanziato con 600 milioni di euro.

Spendig review da 600 milioni per Comuni e Regioni

Sforbiciata ai conti degli enti locali per contribuire alla spending review. Le Regioni sono chiamate a un taglio da 350 milioni l’anno (escluse le voci diritti sociali e salute), i sindaci dovranno ridurre le spese dei comuni di 200 milioni l’anno mentre le province di 50 milioni.

L’Ape sociale resta per il 2024

Sarà possibile accedere all’Ape sociale per tutto il 2024. Per i disoccupati, le persone con invalidità almeno del 74%, i lavoratori impegnati in attività gravose e i lavoratori che assistono persone con handicap in situazione di gravità si potrà accedere allo strumento con almeno 63 anni e cinque mesi. L’autorizzazione di spesa aumenta di 85 milioni per il 2024, di 168 milioni per il 2025, di 127 milioni per il 2026.

Arriva Quota 104 ‘penalizzata’ per la pensione anticipata con almeno 63 anni di età (erano 62 nel 2023) e 41 anni di contributi: secondo la bozza della manovra chi vorrà andare in pensione con questo strumento avrà una riduzione dell’importo relativo alla quota retributiva legato all’età di uscita. La manovra inoltre allunga la durata delle finestre, ovvero il tempo da attendere per avere la pensione una volta raggiunti i requisiti, da tre a sei mesi per il settore privato e da sei a nove mesi per il settore pubblico.

Cambiano i fringe benefit, 2.000 euro con figli, 1.000 per tutti

Per il 2024 la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit (pari a 258 euro) viene portata a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e a 2.000 euro per quelli con figli fiscalmente a carico, “compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati”. Da una parte vengono favoriti tutti i lavoratori, dall’altra viene ridimensionato l’incremento deciso con il decreto del primo maggio che, per i lavoratori con figli, ha portato il tetto esentasse a 3.000 euro.

3 miliardi per la sanità nel 2024

Il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale è incrementato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi nel 2026. In tale cifra sono però compresi 300 milioni destinati alla Sicilia per il 2023.

Aggiornato il tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie dai privati al fine di garantire le prestazioni dei Livelli essenziali di assistenza (Lea): previsto un incremento di spesa dell’1% per il 2024, del 3% per il 2025 e del 4% per il 2026.

Confermato l’aumento della tariffa oraria fino a 60 euro lordi per gli infermieri e personale del comparto sanità e fino a 100 euro per i medici del Ssn per le prestazioni aggiuntive destinate a far fronte alla carenza di personale sanitario, a ridurre le liste d’attesa e il ricorso alle esternalizzazioni.

Opzione donna anche nel 2024 ma a 61 anni

Le donne lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere alla pensione con Opzione donna purché abbiano compiuto 61 anni, requisito ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due. L’importo della pensione sarà ricalcolato interamente con il metodo contributivo.

Per gli affitti brevi cedolare secca e ritenuta salgono al 26%

Cambia il regime fiscale degli affitti brevi, con l’aumento della cedolare secca e della ritenuta d’acconto per i canoni di locazione, che passano dal 21% al 26%. Lo prevede una bozza della manovra.

Aumentano le tasse sulle sigarette, +10/12 cent a pacchetto

Aumentano le tasse sulle sigarette, con ritocchi dei valori della componente specifica e dell’onere fiscale minimo, portando nel 2024 rincari compresi tra i dieci e i dodici centesimi a pacchetto. Per effetto dei rialzi sulle sigarette, per il 2024 la manovra comporterà aumenti di circa 10 centesimi per pacchetto anche sul tabacco riscaldato. Sale la tassazione sul tabacco trinciato. Sulle sigarette elettroniche c’è un piano di incrementi annuali (1% annuo, sia per i liquidi con nicotina, sia per quelli senza nicotina) nel 2025 e nel 2026.

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