MASCALUCIA- Amareggiato, ma non troppo. Più che altro infastidito e sorpreso. Così si definisce il primo cittadino di Mascalucia, Giovanni Leonardi, per le recenti accuse piovute da più parti dell’opposizione ai danni suoi e più in generale dell’amministrazione che presiede. La precisazione che il sindaco Leonardi tiene a “mettere nero su bianco” prende le mosse dalla querelle relativa alla “crisi idrica”, vale a dire alla cronica mancanza d’acqua che si registra a Mascalucia e nella popolosa frazione di Massannunziata soprattutto nei mesi estivi e per la quale l’amministrazione comunale etnea, malgrado le evidenti responsabilità dell’Acoset che gestisce il servizio, viene riconosciuta come non del tutto scevra da obblighi insoluti e colpe.
“La società Acoset ha manifestato varie forme di disservizi e di insufficienza nell’erogazione dell’acqua potabile rispetto alle necessità dell’utenza – analizza Leonardi – Dopo vari tentativi di risolvere il problema attraverso trattative con Acoset, a maggio ho organizzato un tavolo tecnico con il Prefetto di Catania ed i rappresentanti dell’Acoset, ottenendo 10 L/S (litri secondo) del pozzo di acqua sud, per il territorio di Mascalucia, con l’obiettivo di raggiungerne progressivamente i 30 che necessitano al fabbisogno della popolazione residente.” Il primo cittadino spiega inoltre come sia stato in seguito “attivato il telecontrollo dei serbatoi che garantisce in tempo reale il controllo dei quantitativi di acqua erogata. In più di una occasione è stato chiesto all’Acoset di porre in essere a proprie cura e spese quanto necessario per ripristinare la normale fornitura di acqua potabile, anche con l’attivazione provvisoria di altri corpi idrici superficiali o sotterranei e le forniture di acqua mediante autobotte (cosa che già si sta facendo nelle zone a nord del paese, per arginare il problema di carenza idrica, dovuto anche a malfunzionamento, perdite e otturamenti delle condutture su cui l’Acoset si è impegnata ad intervenire).” Tuttavia, la problematica resta una piaga non ancora risolta, malgrado i tavoli tecnici organizzati dall’amministrazione comunale e le reiterate segnalazioni e proteste dei cittadini residenti, esasperati per un disservizio senza confini e limiti.
Leonardi intinge la penna nell’inchiostro della polemica anche per ciò che attiene alle critiche piovute dal consigliere di opposizione Andrea Guglielmino, che sulle pagine di LiveSiciliaCatania lo scorso 17 luglio parlava della preoccupante e manifesta disattenzione dell’amministrazione in carica verso le fasce sociali deboli della cittadina pedemontana, con particolare riferimento agli anziani.
“Ricordo al consigliere distratto che a Massannunziata è stato creato un Centro Diurno Anziani nei locali dell’antico palmento della delegazione comunale: cinque pomeriggi la settimana. Inoltre allo scopo di favorire gli anziani nel raggiungimento della delegazione è stato istituito un servizio navetta che da via Bellini (Villa comunale) porta alla delegazione alle ore 16,00 e da Massannunziata alla villa comunale alle ore 18,00 nelle giornate di martedì e giovedì.” Ma non è tutto. “La realizzazione del centro anziani – rincara la dose Leonardi – è stata possibile, senza gravare sulle casse comunali, grazie ai fondi della legge 328/2000 e per quanto riguarda i collegamenti, negli anni ‘90 la commissione Prefettizia ha realizzato grazie ad una convenzione con l’AST un servizio di navetta, che non ha avuto alcun successo presso l’utenza, tanto da venire dismesso: oggi è allo studio un nuovo progetto per il quale si sono svolti alcuni tavoli tecnici al fine di valutarne l’opportunità e la fattibilità.” Massannunziata dunque più che mai nei pensieri e nei programmi dell’amministrazione comunale? “Certamente. Presso la delegazione Comunale sono in corso lavori di riqualificazione dell’importo di 500 mila euro con fondi Regionali per nuovi servizi di protezione civile e creazione di nuovi spazi all’aperto connessi alle strutture già fruibili della delegazione. Sempre con riferimento al territorio ed alla sua riqualificazione generale è stato studiato ed approvato un piano particolareggiato (una sorta di mini piano regolatore).” Leonardi spiega che sono stati realizzati numerosi interventi relativi al deflusso e smaltimento dell’acqua piovana per il potenziamento dei sistemi di intercettazione delle acque piovane al fine di garantire la sicurezza in occasione di abbondanti precipitazioni meteorologiche. Sempre per la sicurezza dei cittadini nell’attraversamento di via del Bosco (centro storico di Massannunziata) sono stati realizzati dei dossi per indurre i veicoli al rallentamento. Al Santuario della Madonna della Sciara, grazie a finanziamenti concessi dal dipartimento della Presidenza della Regione in seguito alla rimodulazione da parte del Comune di un progetto di riqualificazione della Cripta, sono stati realizzati numerosi interventi atti a favorire la completa fruizione del complesso del Santuario da parte dei fedeli.
Ma i sassolini che il primo cittadino di Mascalucia vuole togliersi dalle scarpe non sono finiti. “All’istituto comprensivo Federico II di Svevia sono stati completati i lavori di potenziamento dei servizi ed è stato sottoposto ad interventi a valere sui fondi PON Scuola (per 200 mila euro) e la creazione di un parco fotovoltaico di 26 Kilowatt; si è realizzato il rifacimento della pavimentazione delle palestre e dell’impianto di riscaldamento, nonchè la creazione di spazi per lo sport all’aperto: tutto ciò anche per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico previsti dal PAES a cui il Comune di Mascalucia ha aderito con convinzione. Inoltre è stata portata a termine la bonifica dell’isola ecologica di Massannunziata e nel frattempo è stata resa fruibile quella di via Santa Margherita in cui possono essere conferiti anche rifiuti ingombranti sei giorni la settimana.”