SIRACUSA – Donare, si sa, è un gesto di solidarietà, un atto volontario e gratuito. E siccome a furia di fare del bene, alla fine, il bene ti ritorna, ecco l’idea originale dell’Avis comunale di Siracusa. Un sorteggio per premiare i donatori volontari di sangue con un tablet o magari con uno smartphone, oppure ancora con un viaggio in pullman a Roma con tanto di soggiorno e visita in udienza privata dal Santo Padre. A decidere chi, tra gli oltre quattromila donatori di Siracusa, si aggiudicherà uno dei quattro premi (1 tablet, 2 smartphone, 1 viaggio a Roma con udienza) sarà la Dea Bendata, con una estrazione di bussolotti in piena regola, alla presenza di un intendente di Finanza.
“Negli anni abbiamo sempre offerto qualche gadget ai nostri donatori. Ma questa volta abbiamo deciso di puntare su di un sistema diverso e originale per dire loro grazie”, spiega il presidente comunale dell’associazione donatori di sangue, Nello Moncada, che insieme al direttivo provinciale ha lanciato l’iniziativa. “Chi donerà sangue da oggi e sino al 30 settembre parteciperà al sorteggio”, annuncia. Con i suoi collaboratori sta lavorando per organizzare in ogni dettaglio l’iniziativa, specie l’udienza con il Santo Padre: “sala Nervi o San Pietro, stiamo cercando di definire il luogo esatto”. Si parte in ottobre. E sempre ad ottobre, il 5, avverrà l’estrazione. Appuntamento con la fortuna alle 17, in uno dei saloni della sede Avis di via Von Platen.
E intanto Nello Moncada si augura che il richiamo di questa simpatica trovata possa fare ulteriormente crescere il numero di donazioni. “Si sa che i mesi estivi sono quelli in cui c’è maggiore bisogno di sangue. In luglio ed agosto aumenta la richiesta. Attualmente, con i nostri donatori arriviamo a circa seimila sacche raccolte ogni anno nella sola Siracusa. A livello provinciale abbiamo un obiettivo ambizioso: toccare quota diciottomila”. Vale a dire assoluta autonomia nel coprire il fabbisogno. Non solo, con tutte quelle sacche si potrebbe persino pensare di dare una mano a qualche provincia ancora indietro. E in tempi di marketing totale, anche un tablet omaggio può tornare utile. Lo regalano anche le banche. Ma lì, va da se, viene da pensare ad un altro tipo di prelievo e non del tutto volontario.