Con questo articolo inizia un ciclo di interviste ai capilista – o ai secondi delle liste guidate dai leader nazionali – dei partiti che aspirano a un posto nel parlamento europeo. Una intervista al giorno, per accompagnare i cittadini verso il voto del prossimo 26 maggio.
Corradino Mineo, capolista de “La Sinistra” nelle Isole, come sta andando la campagna elettorale?
“Molto bene, trovo gente interessata al nostro programma, che ci vuole votare, che non sapeva che io fossi il capolista delle Isole. Ed è questo il punto: abbiamo un pubblico più vasto di quanto la sinistra non abbia mai avuto, anche molto interessato, ma rischiamo di non raggiungerlo perché la campagna elettorale è tutta sequestrata da questa incomprensibile rissa di governo”.
Incomprensibile?
“Dicono di volere continuare insieme, ma come possono fare così?”.
Secondo lei il governo non può durare?
“Non credo che possa durare, stanno accumulando tali e tante promesse da farsi saltare il banco, cioè i conti dello Stato. Ci aspettano già 35 miliardi di tagli a ottobre, ma loro vogliono anche finanziare la flat tax, un disastro: chi è ricco pagherà pochissimo e chi è povero comunque tanto. Loro lo sano che salterà il banco. Non hanno nessuna intenzione di separarsi: Salvini ha scoperto la gallina dalle uova doro, sta con Di Maio e cresce, cresce, cresce anche a costo di non far nulla. Aveva promesso i rimpatri, dove sono? L’unica cosa che fa è far crescere questa psicosi che gli porta voti”.
Dunque non la convince il lavoro di Salvini sulla sicurezza?
“Vi pare che l’Italia sia più sicura di prima? O meno? O meno corrotta? Ma Di Maio non ha intenzione di rompere perché l’ambiguità dei 5 stelle che non li fa scegliere tra destra e sinistra li fa abbarbicare al loro posto. Hanno scoperto gli agi dello stare al governo e sono ceto politico che più ceto politico non si può”.
Lei è fra quanti credono che la sinistra dovrebbe dialogare con i 5 Stelle?
“Io penso una cosa diversa. Nessun oppositore che voglia fare politica non cerca di dividere la maggioranza di governo. Io per esempio voterei subito un provvedimento sul conflitto di interessi, troverei l’intesa sul salario minimo, insisterei sui provvedimenti liberticidi e disumani come la tassa di 5.500 euro a chi salva una vita nel Mediterraneo. Ci voleva un uomo da poco come questo Salvini. Non lo paragonerei a Mussolini, lui lo scimmiotta per prendere voti”.
Secondo lei i 5 Stelle mancano di politica?
“A me pare che la politica manchi a Zingaretti, L’ombra di Renzi pesa su di lui come l’ombra di Banco su Macbeth. Hanno candidato Bartolo ma hanno fatto autocritica sull’accordo tra Minniti e i tagliagole? Denunciano Nicastri e le sue relazioni ma hanno fatto autocritica per avere avuto come principale sponsor della giunta Crocetta Antonello Montante condannato a 14 anni?”.
Perché un elettore dovrebbe votare per La Sinistra?
“Se devo fare un appello al voto penso che la Sinistra sia l’unico modo per risvegliare le coscienze di un mondo più largo. Come in Spagna dove Sanchez stimolato da Podemos è passato dalle feste dell’Unità con Renzi a chiedere la patrimoniale per i ricchi”.
Cioè voi volete riportare il Pd sulla strada della sinistra.
“In Spagna è successo grazie a Podemos e i socialisti così hanno vinto le elezioni. La destra non si batte senza un programma che metta al centro il lavoro. Senza questo tipo di programma il ceto medio sbanda a destra. In Europa c’è bisogno di sinistra. Così accade in Portogallo, in Spagna, in Grecia, in Inghilterra presto governerà il Labour di Corbin che non è quello di Blair”.
Ma non si aspetta piuttosto un exploit delle forze nazionaliste alle Europee?
“Saranno tanto più forti dove non ci sarà l’alternativa. Se invece tu dici solo che il popolo deve fare sacrifici… Sono gli eredi della Terza Via, del baratto ‘meno diritti sul lavoro e più diritti individuali’. Ma dopo il 2007 il ceto medio ha cominciato a sbandare facendo crollare un modello di democrazia liberale. Questi disperati fascistizzati che vanno da Salvini vanno tutelati”.
Lei ha parlato prima della difficoltà di raggiungere l’opinione pubblica per runa lista piccola in una campagna elettorale polarizzata. Come bypassare questo ostacolo?
“La campagna elettorale è breve ed è difficile raggiungere quel milione in più che ci voterebbe, diciamo che è una lotta continua. Quando vado in Tv trovo delle trappole, c’è l’urlatore della Lega, un altro urlatore dei 5 stelle, il Pd che dice com’era meglio quando si stava peggio, nessuno parla del programma e nessuno parla di politica internazionale. Trump sta facendo delle mosse sull’Iran che sembrano un preludio di guerra. Se ne parla? Zero”.
Però si parla della cannabis…
“Dell’ultima trovata di Salvini su quei negozietti innocui che incuriosiscono solo i turisti. Persino Di Maio ha avuto gioco facile nel dirgli ‘da ministro dell’Interno perché non chiudi le piazze di spaccio a Napoli?’”.