“Libertà di espressione e querele”. Seminario col giornalista Sabella

“Libertà di espressione e querele”. Seminario col giornalista Sabella

Sono intervenuti l'ex direttore di Livesicilia insieme ai docenti Badami e Mangano

PALERMO – Si è svolto presso l’aula Gregotti del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo il seminario “Libertà di espressione e di cronaca vs. Querele temerarie”.

Sono intervenuti Accursio Sabella, giornalista, comunicatore e già Direttore di LiveSicilia, Dario Mangano, professore di Semiotica all’Università di Palermo e Coordinatore dei Corsi di Studio di Scienze della Comunicazione e Gianfranco Badami professore di Diritto della Comunicazione.


Il seminario si è svolto all’interno del ciclo di lezioni di Diritto della Comunicazione con la partecipazione di circa 140 studenti frequentanti del secondo e terzo anno.

Il seminario

Sono stati affrontati molti temi centrali riguardo all’attività giornalistica e al diritto di cronaca. In particolare, gli studenti hanno posto al giornalista diverse domande riguardo a come possa essere conciliata l’espressione libera del pensiero, tutelata dall’articolo 21 della Costituzione, di fronte alle reazioni in particolare della politica e di chi ricopre posizioni di potere.

Il professore Mangano, in apertura, ha ricordato come tanti studenti provenienti dalla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Ateneo palermitano abbiano poi trovato spazio nel mondo del lavoro, seppur ricoprendo ruoli molto diversi. Il professore Badami invece ha sottolineato l’impegno profuso dagli studenti nella preparazione di questo seminario e la profondità delle domande rivolte al giornalista Sabella.

L’intervento del giornalista Sabella

Sabella, nel corso del suo intervento, ha ricordato che il presupposto dell’attività giornalistica e del diritto di cronaca sta nella verità dei fatti narrati. “Ma spesso, questa non basta – ha detto – perché insieme alla verità dimostrabile, l’articolo giornalistico deve rispondere anche ai principi della continenza verbale e dell’interesse pubblico”.

Gli studenti, nel corso del seminario, hanno più volte chiesto al giornalista di raccontare i momenti in cui ha ricevuto querele e denunce per il proprio lavoro e quali fossero le sensazioni di quei giorni: “Non ho mai provato paura, negli anni in cui ho svolto la professione di cronista – ha detto – per la convinzione di avere lavorato secondo coscienza, ma certamente questi attacchi ti sfiancano, ti stancano, ti costringono ad aggiungere lo stress di un procedimento giudiziario a quello di una professione che spesso mette a dura prova”.

Lo scenario italiano


Sabella ha comunque ricordato che in Sicilia e nel resto d’Italia
tanti giornalisti sono oggetto di minacce ben più pericolose e ha sottolineato come le difficoltà aumentino per tutti quei colleghi precari o sottopagati che devono anche difendersi nella aule giudiziarie da querele che spesso hanno solo un intento intimidatorio.

Nel corso dell’incontro, gli studenti, prendendo spunto dalla recente pubblicazione del primo romanzo di Sabella (“Dalla parte giusta”, edito da Laurana), hanno chiesto anche di chiarire le differenze tra scrittura giornalistica e scrittura creativa.

“Per me, al di là degli aspetti tecnici – ha detto Sabella – la differenza sta soprattutto in un aspetto: da giornalista mi venivano richieste certezze assolute e verificate; da scrittore posso invece divertirmi a mettere nero su bianco anche i miei dubbi e le mie inquietudini”.

I corsi di studio

Il seminario rientra nelle attività dei Corsi di Studio in Scienze della Comunicazione, da anni costantemente in crescita per iscritti, completamente rinnovati nell’anno accademico 2023/2024 e che prevedono un piano di studi fortemente interdisciplinare.

I diversi indirizzi attivati vengono scelti dopo un primo anno comune in cui si forniscono le basi necessarie per percepire e comprendere la complessità dei fenomeni comunicativi. Dal secondo anno, gli studenti possono puntare su un ambito specifico che diventa oggetto dei cinque indirizzi attualmente attivi: Informazione e social media; Comunicazione pubblica; Editoria e progettazione culturale; Cultura visuale; Marketing e pubblicità.


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