CATANIA – Una riunione itinerante per affrontare tre grandi questioni aperte di Librino: Piazza dell’Elefante, la Porta della Bellezza e le “spine verdi”. Si è svolto questa mattina – sabato 22 novembre – il sopralluogo effettuato dalla Commissione Lavori pubblici del Comune di Catania nel popoloso quartiere catanese. L’iniziativa, voluta dal presidente della Commissione Niccolò Notarbartolo (PD), è servita per mettere in luce diverse carenze nella manutenzione degli spazi pubblici di Librino.
Prima tappa è stata proprio Piazza dell’Elefante “che – ha sottolineato Notarbartolo – è un posto simbolico di questo quartiere, uno spazio enorme che potrebbe essere utilizzato come luogo di aggregazione, ma che è del tutto abbandonato”. I consiglieri hanno appurato la mancanza dei pali dell’illuminazione pubblica – “misteriosamente scomparsi poco prima delle ultime amministrative e che vanno immediatamente ripristinati” – oltre alla mancanza totale di interventi di manutenzione.
A dare il “benvenuto” in piazza è un chiosco abbandonato da anni, mentre nel grande spiazzo hanno la meglio le erbacce, i tombini sono stati rubati, le cabine elettriche sono aperte con i cavi in bella vista. “Si respira il degrado più assoluto, per questo chiederemo all’amministrazione comunale di avviare subito un’operazione di manutenzione ordinaria della Piazza – spiega Notarbartolo – ma vogliamo anche che Piazza dell’Elefante non resti uno spazio vuoto, ma che sia riempita di significato: è necessario avviare una discussione per capire che idea ha l’amministrazione, se ha in progetto la sua riconversione in area mercatale o altro”.
Il sopralluogo, al quale hanno partecipato diversi residenti di Librino, è proseguito nella zona della Porta della Bellezza, una delle cose più significative mai realizzate a Librino. I componenti la Commissione hanno potuto verificare con i propri occhi, e a seguito delle sollecitazioni dei cittadini, che i lavori per realizzare l’illuminazione pubblica della Porta di Antonio Presti non sono mai stati completati: “Gli scavi cominciarono nel 2011 ma l’opera non è mai stata portata a termine e pare che il cantiere sia stato abbandonato da due anni: un fatto grave non solo perché rappresenta un’ennesima incompiuta ma anche per la pericolosità delle conseguenze, visto che le buche scavate per posizionare i cavi sono rimaste aperte” prosegue il presidente della Commissione, annunciando che effettuerà un’indagine con gli uffici comunali competenti per capire le ragioni di questo stop ai lavori.
Infine, la Quinta Commissione ha affrontato la discussione sulle “spine verdi” di Librino, da sempre abbandonate e lasciate nel più totale degrado. “C’è un importante finanziamento da circa 4 milioni di euro per rimettere a nuovo la spina verde del Viale Moncada, ma chiediamo al Comune di ripristinare anche le altre aree, a partire dalla spina verde del Viale Bummacaro, che versa nel più totale degrado e dove ogni giorno passano decine di bambini, alunni della vicina scuola Campanella Sturzo” sottolinea ancora Notarbartolo. “Nei prossimi mesi la zona Sud di Catania vedrà tanti e importanti interventi di riqualificazione, dal Palazzo di Cemento alla spina verde del Viale Moncada alle fognature di San Giorgio – conclude l’esponente del Partito Democratico – ma i residenti chiedono anche che si facciano gli interventi essenziali di ordinaria amministrazione, che avrebbero un impatto positivo immediato sulla vivibilità del quartiere: su questo chiediamo più impegno e più attenzione al Comune”.